Incastrato tra le rocce col parapendio, uomo resta sospeso nel vuoto per ore: salvato

Spettacolare operazione di salvataggio nella notte sul Grignone, uno dei monti che fa parte del gruppo delle Grigne, in provincia di Lecco. Un uomo che stava effettuando un volo in parapendio è precipitato sulla Parete Fasana. La richiesta di intervento è arrivata nel tardo pomeriggio di ieri, ma quando l'elicottero decollato da Como è arrivato sul luogo dell'incidente ci si è resi conto che le operazioni di recupero del malcapitato sarebbero state molto lunghe e difficoltose. L'uomo, infatti, era rimasto incastrato col parapendio tra le rocce della parete, sospeso su un precipizio di oltre 300 metri e impossibilitato a sganciarsi dalla struttura. I soccorritori si sono resi conto di non poterlo raggiungere in elicottero, in quanto il movimento d'aria avrebbe potuto muovere e rompere la vela, rischiando di far precipitare il pilota del parapendio.
L'uomo salvato sta bene: su Facebook ha ringraziato i suoi salvatori
Per soccorrere l'uomo sospeso nel vuoto, in serata sono entrati in azione oltre 20 volontari del Soccorso alpino della XIX delegazione lariana. Nonostante il buio e le difficoltà, una squadra di 16 persone ha raggiunto il malcapitato dal basso, dopo aver risalito a piedi il tratto fino al Passo dello Zabel. Altri quattro tecnici sono stati invece portati sulla cima della parete con l'elicottero: da qui poi i quattro hanno iniziato le manovre di calate in parete per raggiungere il pilota del mezzo precipitato. Le due squadre si sono incontrate e hanno fatto una prima valutazione sulle condizioni del ferito, che è stato adagiato su una particolare barella e immobilizzato. A questo punto è iniziata la seconda fase dell'operazione di salvataggio, con la lenta discesa della barella. Il ferito alla fine è stato consegnato all'ambulanza alle 2.30: per il suo salvataggio sono state necessarie oltre sette ore. L'uomo è in buone condizioni e su Facebook ha voluto ringraziare i suoi salvatori, scusandosi per l'incidente: "Che dire… Grazie. Mi avete salvato la vita… vi siete ammazzati di fatica! Avete fatto un opera d'arte! Ho avuto paura per voi! Avete fatto tutto con il sorriso sulle labbra e tantissime attenzioni! Mi avete trattato come un figlio, un fratello… siete una famiglia . Grazie.
Gli eroi sono quelli che decidono di fare qualcosa non perché devono, ma perché possono e se ne fanno carico in silenzio. Ho rubato a voi e alle vostre famiglie ed amori un sacco di tempo. Mi spiace molto. Grazie ancora".