In permesso per malattia, va a fare gare di corsa in montagna: dipendente denunciato a Brescia

Era in permesso per malattia, ma anziché riposarsi a casa andava in montagna per allenarsi e partecipare a gare di corsa ad alta quota. Un dipendente di una società di servizi del Bresciano è stato per questo denunciato per truffa aggravata ai danni dello Stato dalla guardia di finanza di Costa Volpino (Bergamo), che ha condotto le indagini su di lui.
Le Fiamme gialle, coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Bergamo, Fabrizio Gaverini, hanno scoperto che il dipendente, dopo aver usufruito di un periodo di legittima convalescenza a seguito di un intervento chirurgico, aveva chiesto e ottenuto altri due mesi di malattia in quanto aveva accusato una ricaduta. Nell'ulteriore periodo di riposo, però, anziché curarsi, ne ha approfittato per allenarsi in vista della partecipazione a una gara di skyrunning di livello nazionale. Si tratta di una competizione particolarmente dura, che prevede un tracciato di oltre 50 chilometri e dislivelli per 8.400 metri, tra morene, creste e nevai.
Il dipendente, pagato dall’azienda e dall’Inps, ha compiuto diversi allenamenti in vari percorsi montani della provincia, arrivando ad alloggiare, in occasione della gara, in un albergo a quasi 150 chilometri di distanza da casa. Lo skyrunning era evidentemente una vera e propria passione per l'uomo: nei tre mesi successivi al primo intervento, infatti, aveva già partecipato come atleta agonista ad altre quattro analoghe competizioni.
Le indagini dei finanzieri hanno appurato che il dipendente riusciva a farsi rilasciare dai medici certificati finalizzati all’astensione dal lavoro, con artifizi e raggiri che inducevano in errore sia gli stessi medici sia il proprio datore di lavoro e l'Ente di previdenza sociale. All'uomo, che si procurato un ingiusto profitto pari alla retribuzione indebitamente percepita, è stato notificato l’avviso della conclusione delle indagini.