In Lombardia 75.732 contagi da Coronavirus e 13.772 morti: meno di 600 nuovi casi
Diramato il bollettino di oggi, giovedì 30 aprile, sull'emergenza Coronavirus in Lombardia. I casi di contagio ufficiali sono 75.732, in aumento di 598 rispetto ai 75.134 di ieri. I pazienti ricoverati in ospedale con sintomi sono 6.834 (meno 286 rispetto a ieri, quando erano 7.120). Le persone nei reparti di terapia intensiva sono 605, in calo di 29 rispetto ai 634 di ieri. Il numero dei pazienti dimessi, che conta anche coloro che hanno effettuato almeno un passaggio in ospedale, aumenta e arriva a quota 51.166 contro i 50.347 di ieri. Si registrano ancora diversi decessi: le persone scomparse a causa del Covid-19 dall'inizio della pandemia sono 13.772 in aumento di 93 morti nelle ultime 24 ore. Il totale dei tamponi effettuati in Lombardia è arrivato a 376.943, con un incremento di 11.048 rispetto a ieri.
I contagi nelle province della Lombardia
La provincia più colpita della Lombardia è sempre quella di Milano, dove sono arrivati a 19.337 i casi accertati (+216), di cui 8.158 in città (+56). In provincia di Brescia i contagi sono 12.861 (+55), mentre a Bergamo sono 11.313 (+22). A Cremona i casi sono arrivati a 6.037 (+14), nella provincia di Monza Brianza 4.704 (+30), a Pavia 4.349 (+69), a Mantova 3.175 (+19), a Varese 2.667 (+48), a Como 3.244 (+37), a Lodi 2.966 (+7), a Lecco 2.274 (+9) e a Sondrio 1.180 (+37).
La fase 2 in Lombardia: Toglieremo le nostre ordinanze ma resta obbligo mascherina
Nel commentare i dati rassicuranti del nuovo bollettino, il vicepresidente della Lombardia Fabrizio Sala ha confermato quanto anticipato stamattina dal presidente Attilio Fontana sulle misure che la Regione adotterà nella fase 2. Il governatore lombardo aveva dichiarato che "noi non proporremo ordinanze che vadano ad allargare quanto previsto dal Dpcm, ma elimineremo le restrizioni poste". Il numero uno della Regione ha spiegato che con il termine "allargheremo" intende "rinunciare a tutte le nostre limitazioni". Le riaperture decise che riguarderanno la Lombardia sono comunque “un bel passo avanti”, ha sottolineato Fontana rispetto alle attuali misure di lockdown.