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In coma da un anno dopo essere stato picchiato da una baby gang: identificati gli aggressori

Sono stati identificati i quattro giovanissimi che, il 12 maggio del 2017, aggredirono un uomo di 56 anni alla periferia sud di Milano, in via Donna Prassede. Da allora l’uomo è ricoverato in coma alla clinica Humanitas di Rozzano. I quattro responsabili dell’aggressione, tre minorenni e un maggiorenne, sono stati denunciati per lesioni gravissime.
A cura di Francesco Loiacono
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Dopo oltre un anno sono stati identificati e denunciati i quattro giovanissimi che, il 12 maggio del 2017, aggredirono un uomo di 56 anni alla periferia sud di Milano, in via Donna Prassede. Il 56enne stava rientrando a casa assieme alla moglie, dopo aver trascorso la serata a ballare. Nei giardinetti che si trovano in via Donna Prassede, sotto il palazzo in cui l'uomo abita, il 56enne si era imbattuto in un gruppo di ragazzini, uno dei quali stava impennando col motorino. Il rimprovero dell'uomo fu la scintilla che fece scatenare la violenza: quattro ragazzini lo aggredirono, picchiandolo con violenza. Il 56enne cadde per terra sbattendo la testa e finì in ospedale, dove entrò in coma. Dal maggio dello scorso anno, purtroppo, la sua situazione clinica non è cambiata: il 56enne è tutt'ora ricoverato in coma alla clinica Humanitas di Rozzano. Nel frattempo però le indagini dei carabinieri della compagnia Porta Magenta non si sono mai fermate: dopo aver ascoltato molti testimoni, aver scandagliato il web e i social network ed essere risaliti al motorino le cui evoluzioni avevano provocato la discussione tra l'uomo e i ragazzini, alla fine i militari dell'Arma sono riusciti a stringere il cerchio sugli aggressori del 56enne. Quattro i ragazzini che hanno preso attivamente parte al pestaggio, secondo i carabinieri, tre minorenni e il loro capo, un maggiorenne: dovranno tutti rispondere di lesioni gravissime.

Sul "Corriere delal sera" i cronisti Santucci e Galli hanno ricostruito con esattezza la dinamica della tragica aggressione: il 56enne era appena tornato a casa e aveva in mano un ombrello, con cui aveva rimproverato il ragazino che stava impennando sul motorino. Il giovane era però scivolato. Tre suoi amici si erano quindi avvicinati al 56enne: uno gli aveva strappato di mano l'ombrello cominciando a colpirlo, gli altri lo avevano "aiutato" a suon di calci e spintoni. A far cadere a terra il 56enne sarebbe stato però il maggiorenne, che avrebbe sferrato un violento pugno al volto del 56enne. Poi l'uomo era caduto ed era finito in ospedale, iniziando la sua lotta contro la morte, ancora in corso. Per un anno i responsabili dell'aggressione hanno forse creduto di poterla fare franca: adesso, però, dovranno rendere conto delle proprie azioni.

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