Imprenditore “nullatenente” con 1,4 milioni di euro nel caveau e 6 immobili: confiscati i beni

Ufficialmente era nullatenente. Ma un imprenditore brianzolo di 45 anni, già finito negli anni scorsi nel mirino della guardia di finanza, disponeva in realtà di sei immobili e di contanti per un valore complessivo di 1,8 milioni di euro. Adesso tutti i suoi beni sono stati definitivamente confiscati dall'autorità giudiziaria e saranno destinati a usi utili per la collettività. L’imprenditore, invece, riconosciuto “socialmente pericoloso” dal tribunale di Milano, per due anni sarà sorvegliato speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza.
Le indagini partite nel 2014
La confisca, disposta dalla sezione misure di prevenzione del tribunale di Milano, è giunta dopo un’articolata indagine di polizia economico-finanziaria condotta dalle Fiamme gialle di Monza tra il 2014 e il 2015, che aveva portato al sequestro del patrimonio illecito dell’imprenditore, un evasore fiscale "sistematico". Tutto era nato da un controllo effettuato nel giugno 2014 in una ditta di Mezzago (Monza e Brianza), intestata formalmente alla madre dell’imprenditore, ma di fatto gestita da quest’ultimo. Le verifiche fiscali si erano concluse con la contestazione di oltre 1 milione di imposte evase. Dopo aver denunciato entrambi alla procura della Repubblica di Monza, l’autorità giudiziaria aveva disposto il sequestro di due appartamenti e quattro box, del valore di circa 400mila euro, intestati in maniera fittizia alla moglie dell’imprenditore.
I soldi nel caveau
Le ulteriori verifiche condotte dai militari delle Fiamme gialle nei confronti di tutte le imprese riconducibili al 45enne avevano permesso di scoprire, durante una perquisizione in un ristorante gestito dall'imprenditore, denaro per oltre 1,4 milioni di euro: i contanti erano stati nascosti in un caveau occultato dietro un ascensore. Per contare le banconote, 53mila in totale, erano stati necessari otto giorni.