Imprenditore arrestato per frode: sequestrate ville e hotel di lusso per 85 milioni

Giuliano Gavinelli, imprenditore edile di Legnano, in provincia di Milano, è stato arrestato giovedì mattina dagli uomini del comando provinciale della guardia di finanza di Milano. Insieme a lui ha ricevuto un ordine di custodia cautelare il suo braccio destro, che si trova però ai domiciliari. I due sono accusati di associazione per delinquere finalizzate ad illeciti e attività di investimento. L'inchiesta, condotta dai pubblici ministeri milanesi Stefano Civardi, Mauro Clerici e Laura Pedio ha portato nel tempo al sequestro di beni per oltre 85 milioni di euro, l’ultimo dei quali, per un valore di 25 milioni di euro, è stato eseguito mercoledì.
L'elenco dei beni sequestrati è impressionante, e offre uno spaccato sulle attività dell'imprenditore: i finanzieri hanno messo i sigilli al Champoluc Paradise Resort in Val d’Aosta, a un complesso immobiliare a Besana Brianza (in provincia di Monza) costituito da sei appartamenti, due negozi, quattro box e sei posti auto, a una villa a San Michele di Pagana a Rapallo, in Liguria e all’albergo "Le Miramonti Wellness Hotel" a La Thuile, in Valle d'Aosta. Sequestrati inoltre diversi appartamenti di pregio a Courmayeur, immobili commerciali e abitazioni in Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta, un’imbarcazione e quote societarie. Gavinelli e i suoi complici, secondo i pm, da anni avrebbero compiuto investimenti illeciti attraverso società svizzere.
Nell'inchiesta è indagato per bancarotta anche l'ex senatore del Pdl Sergio De Gregorio, che secondo i pm avrebbe distratto tramite l'Associazione italiani nel mondo soldi da due società poi fallite: 30mila euro dalla Garda resort e 120mila dalla Gpi Spa del gruppo Gavinelli.
Le società fittizie
Secondo gli inquirenti Gavinelli e i suoi complici avrebbero raccolto nel corso degli anni diversi milioni di euro non dichiarati al fisco da altri professionisti e da imprenditori italiani. Questi soldi, depositati su conti correnti cifrati in Svizzera, sarebbero poi stati investiti in attività immobiliari in tutta Italia attraverso una serie di società "filtro", circa 15, riferibili allo stesso imprenditore. Una parte dei soldi sarebbe poi stata investita in società che si trovavano sull'orlo del fallimento: l'attivo delle aziende veniva poi girato a trust liquidatori fittizi. I soldi erano così al sicuro mentre le aziende fallivano definitivamente. Nell'inchiesta è coinvolto anche un commercialista che ora però è partito per la Tanzania.
Giuliano Gavinelli, 60 anni, è un personaggio molto noto a Legnano, fratello dello scrittore e giornalista Mauro, scomparso anni fa. Sposato e padre di una figlia di 30 anni, abita a Legnano dove prima di diventare imprenditore edile è stato promotore finanziario.