Dario Fo, aperta la camera ardente. Il figlio: “Tutti a celebrarlo dopo una vita a censurarlo”
Si sono aperte alle 9.45 le porte della camera ardente dove i milanesi potranno salutare un'ultima volta Dario Fo, premio Nobel scomparso ieri mattina all'età di 90 anni. Il feretro del grande "giullare" si trova nel foyer del Piccolo Strehler: un teatro simbolico, lo stesso davanti al quale tre anni fa si svolsero i funerali della moglie di Fo, Franca Rame, e dove il premio Nobel aveva festeggiato i suoi 90 anni.
Sala: "Ha dato più di quanto ha ricevuto da Milano. Rimedieremo"
Tra i primi a far visita al figlio Jacopo Fo, questa mattina, il sindaco di Milano Beppe Sala: "Penso che abbia dato più di quanto ha ricevuto da Milano. Non ci sono grandi segni di omaggio a lui e cercheremo di rimediare. Oggi è una giornata piovosa, tipica milanese ma io in mente la sua risata". Presenti nel foyer anche gli assessori Pierfrancesco Majorino e Filippo Del Corno, da cui è partita l'idea di intitolare al premio Nobel la Palazzina Liberty: edificio che negli anni Settanta (dal 1974 al 1980) divenne la casa del collettivo teatrale di Fo, "La Comune".
Altri segni di omaggio sono già stati previsti dal Comune: Fo verrà tumulato al Famedio del Cimitero Monumentale, che accoglie le spoglie delle personalità più illustri di Milano. Domani inoltre, giorno dei funerali laici in piazza Duomo (alle 12), Sala ha proclamato la giornata di lutto cittadino. La camera ardente rimarrà aperta fino alla mezzanotte di oggi e dalle 8.30 alle 11.30 di domani mattina.
Lo sfogo del figlio Jacopo: "Ora tutti a celebrarlo dopo una vita a censurarlo"
Ieri sera hanno fatto scalpore le parole che il figlio di Dario, Jacopo, ha scritto sulla propria bacheca di Facebook: "Si, adesso sono tutti a celebrare Dario. Dopo una vita che han fatto di tutto per censurarlo e colpirlo in tutti i modi. Vaffanculo. Onore a Brunetta che ha detto che mio padre non gli è mai piaciuto". Il post ha ricevuto 14mila like e quasi 3mila condivisioni. Ma Jacopo se l'era presa anche con Milano: "Adesso lo celebra non gli ha mai voluto dare uno spazio". E le parole di Sala suonano come risposta proprio a queste critiche.