Il Qatar si compra i grattacieli di Porta nuova a Milano
Un "pezzo di Milano", di sicuro il suo cuore più avveniristico, diventa interamente di proprietà del fondo sovrano del Qatar. Venerdì mattina il capo di Hines Italia, Manfredi Catella, ha infatti annunciato che il fondo emiratino Qia ha acquisito il 100 per cento della proprietà dell'area di Porta nuova, tra Isola e Garibaldi. Il fondo controllava già il 40 per cento dell'area, e ha rilevato il restante 60 per cento dagli altri investitori iniziali: Hines, Unipol Sai, ed i fondi Mhrec, Hicof, Galotti e Coima. Si tratta di "una delle transazioni più importanti degli ultimi tempi", ha detto Catella, che però non ha rivelato l'entità dell'investimento. La zona di Porta nuova, comunque, è uno dei progetti di riqualificazione urbana più grandi d'Europa: nel complesso i 25 edifici che ne fanno parte hanno un valore di oltre due miliardi di euro.
Sull'area sorge anche il Bosco verticale
All'interno dell'area di Porta nuova sorgono alcuni tra i più alti e moderni grattacieli di Milano: come la torre Unicredit, che con i suoi 231 metri è il grattacielo più alto d'Italia, o il Bosco verticale, due edifici gemelli progettati dall'archistar Stefano Boeri e recentemente insigniti del titolo di "grattacieli più belli e innovativi del mondo". Piazza Gae Aulenti, lo spiazzo creato al centro dell'area, è diventato un luogo vivo e vibrante della città, attirando milanesi e turisti. Ma tutta l'area ha una grande capacità di attrazione, anche per il mondo delle imprese: ne è prova il fatto che grandi aziende come Google e Nike ne abbiano fatto la loro sede.
Per Catella, dall'accordo con il Qatar, "gli investitori in Porta Nuova hanno guadagnato il 30 per cento". Hines Italia continuerà adesso a gestire i fondi di investimento dell'area, mentre la gestione delle proprietà rimarrà alla Coima della famiglia Catella.