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Il Parco del Ticino è infestato dalla processionaria, Ats: “Colpa di questo inverno mite”

È allarme processionaria nel Parco del Ticino dove a causa del caldo di questo inverno i pini marittimi sono infestati di nidi che potrebbero iniziare a cadere già nelle prossime settimane. A richiedere un intervento immediato da parte dei sindaci di zona è l’Ats Insubria che ha spiegato come una volta terra gli insetti diventano pericolosi e difficili da debellare.
A cura di Chiara Ammendola
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Immagine di repertorio
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Sembra essere in corso una vera e propria infestazione di processionarie nei pini marittimi del Parco del Ticino dove aumentano a dismisura i nidi degli insetti che potrebbero danneggiare non solo le piante ma anche chiunque venga in contatto con loro, in particolare cani e bambini. A lanciare l'allarme è l'Ats Insubria che spiega come la situazione sia decisamente preoccupante e che per questo è necessario che i sindaci della zona intorno al Parco collaborino per individuare degli interventi da mettere subito in atto.

Una volta a terra le processionarie diventano difficili da combattere

"Il nostro compito è quello di coinvolgere i comuni perché emettano ordinanze e intervengano negli spazi di loro competenza – spiega la biologa Elena Tettamanzi dirigente dell’Uoc Igiene e Sanità pubblica dell’Agenzi – in questo momento è ancora possibile coinvolgere aziende che si occupano del taglio delle piante perchè così si elimina il problema prima che si schiudano le uova". La dirigente di Ats ha infatti spiegato che una volta che le uova si schiudono e le processionarie raggiungono il terreno l'unico intervento risolutore risulta essere quello per via aerea che ha un costo decisamente superiore.

Attenti alle passeggiate con i vostri cani

La situazione per il Parco del Ticino, secondo Ats, è preoccupante visto il numero sempre maggior di pini marittimi infestati: "Il problema è nato sicuramente dal caldo anomalo di questo inverno che è stato piuttosto mite – continua la biologa – per questo i tempi per intervenire si riducono ulteriormente". I nidi, se dovessero continuare queste temperature, potrebbero cadere già a partire dal prossimo mese e in quel caso intervenire sarebbe difficile e dispendioso. Ed è proprio sulla questione economica che punta il dito la dirigente Ats che spiega come una manutenzione e interventi continui potrebbero evitare la formazione di questi fenomeni: "Intanto vi dico di fare attenzione – conclude la dottoressa – in particolare quando passeggiare con i vostri cani nel Parco del Ticino. Siate prudenti e guadatevi bene attorno".

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