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Il neo sindaco di Milano Sala indagato per la casa in Svizzera: ma sarà archiviato

Prima grana giudiziaria per Beppe Sala da sindaco di Milano. L’ex commissario di Expo risulta infatti indagato dalla procura di Milano per la vicenda della casa di Engadina, in Svizzera, non inserita in un’autocertificazione del febbraio 2015. Fonti della procura però affermano: “Presto l’archiviazione”. Al massimo potrebbe arrivare una sanzione amministrativa.
A cura di Francesco Loiacono
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Si apre, ma è destinata a chiudersi subito, la prima grana giudiziaria per Beppe Sala da sindaco di Milano. L'ex commissario di Expo risulta infatti indagato dalla procura di Milano per la vicenda della casa di Engadina, in Svizzera, non inserita in un'autocertificazione del febbraio 2015 (ma sulla quale aveva regolarmente pagato le tasse, come risultava dalle sue dichiarazioni dei redditi).

La prima uscita pubblica di Sala sindaco alla cerimonia per i 242 anni della Guardia di finanza
La prima uscita pubblica di Sala sindaco alla cerimonia per i 242 anni della Guardia di finanza

La vicenda risale in realtà allo scorso aprile, in piena campagna elettorale, ma è venuta alla luce soltanto adesso. Proprio come un'altra vicenda: l'inchiesta (poi archiviata) sull'affidamento diretto a Eataly di un bando per Expo. In questo caso, a presentare un esposto alla procura milanese (il 21 aprile) era stato l'allora consigliere comunale di Fratelli d'Italia Riccardo De Corato (rimasto fuori da Palazzo Marino dopo il ballottaggio). De Corato aveva detto che "secondo le previsioni del decreto sulla Trasparenza" Sala avrebbe dovuto dichiarare la sua abitazione. L'allora candidato sindaco aveva però parlato di una semplice dimenticanza. L'iscrizione ne registro degli indagati sarebbe stata quindi un atto d'ufficio (una vicenda simile a quanto accaduto al neo sindaco di Roma Virginia Raggi per le consulenza alla Asl di Civitavecchia).

Sala era in visita presso la Guardia di finanza

Adesso, fonti della procura lasciano intendere che per Sala potrebbe arrivare presto al richiesta di archiviazione. La "dimenticanza" di Sala, secondo le indagini svolte dalla guardia di finanza, rientrerebbe infatti tra le sanzioni amministrative e non avrebbe profilo penale. Si tratterebbe in sostanza di una violazione della legge sulla trasparenza, punibile eventualmente con una sanzione pecuniaria, come per altro aveva anticipato lo stesso Sala. Ironia della sorte (o forse no): la notizia dell'iscrizione di Sala nel registro degli indagati, riportata dal Fatto quotidiano, è arrivata proprio nel giorno della sua prima uscita pubblica con la fascia tricolore. Sala era difatti in visita alla Guardia di finanza (assieme al nuovo procuratore capo Francesco Greco) per le celebrazioni per il 242esimo anniversario del corpo.

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