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Il fratello di Antonio Albanese nei contestati spot della Lega sul referendum in Lombardia

Da alcuni giorni sono online dieci video commissionati dalla Lega Nord per invitare a votare “Sì” al referendum sull’autonomia della Lombardia, in programma il 22 ottobre. Protagonista dei video Ignazio Albanese, fratello del più famoso Antonio. Uno degli spot, girato nei pressi del ponte crollato ad Annone causando una vittima, ha suscitato molte polemiche. Il Carroccio ha però difeso la scelta: “Una tragedia che va ricordata”.
A cura di Francesco Loiacono
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Ignazio Albanese, fratello di Antonio, in uno degli spot della Lega per il referendum
Ignazio Albanese, fratello di Antonio, in uno degli spot della Lega per il referendum

La propaganda istituzionale sul referendum per l'autonomia della Lombardia del prossimo 22 ottobre è, già da diversi mesi, martellante. Affissioni, mega cartelloni pubblicitari, spot sui taxi, per le strade e sui giornali. Si tratta, però, di spot puramente informativi. A questi, dallo scorso 19 settembre, se ne sono aggiunti altri, commissionati dalla Lega nord, che invece invitano esplicitamente tutti i lombardi a votare in favore del "Sì".

Si tratta di dieci brevi video da un minuto, che si possono trovare sulle pagine social del Carroccio (Facebook e Youtube). Protagonista di tutti i video è Ignazio Albanese, fratello maggiore del più noto Antonio, attore e regista famoso prima per i suoi sketch televisivi con la Gialappa's band e poi per alcuni film, come "Qualunquemente", dove interpreta il politico Cetto Laqualunque.

Gli spot sono video brevi e semplici, con un messaggio elementare

Albanese senior, interpreta, spalleggiato da un'altra attrice, una serie di personaggi: l'immigrato siciliano, l'operaio bergamasco, la pensionata alle prese col caro vita, il bambino che frequenta una scuola che cade a pezzi. Si tratta di scenette che riprendono la tradizione del teatro popolare lombardo (il modello è quello de "I Legnanesi"), ma risultano prive di profondità e complessità. Il messaggio è (probabilmente volutamente) chiaro ed elementare, e rimanda sempre alla stessa conclusione: per risolvere tutti i problemi della Lombardia (dai cavalcavia che crollano all'innalzamento dell'età pensionabile, fino alle scuole poco sicure o alla crisi demografica) il prossimo 22 ottobre bisogna andare a votare sì. E il fatto che in realtà si tratti di un referendum meramente consultivo, il cui esito non potrà da solo servire a nulla, non viene naturalmente mai menzionato.

Il video sul ponte crollato ad Annone ha suscitato molte polemiche

Alla presentazione degli spot non sono mancate le polemiche. Soprattutto per un video girato nei pressi del ponte sul cavalcavia della Milano-Lecco crollato lo scorso anno ad Annone causando una vittima e feriti. Nel filmato si vede il protagonista, nei panni di un bambino, camminare in bici verso il ponte crollato e poi precipitare a sua volta. In tanti hanno storto il naso per il cattivo gusto della scelta: il Pd e i Cinque stelle avevano addirittura chiesto di ritirare il video. Il Carroccio ha però difeso la propria scelta: "Non abbiamo alcuna intenzione di ritirare il video, rivolto ad invitare i cittadini a votare il 22 ottobre per la maggiore autonomia della Lombardia, dedicato alla questione del ponte crollato ad Annone Brianza – ha detto il segretario della Lega lombarda Paolo Grimoldi – Quella tragedia, e quella vittima, vanno ricordati, per evitare che si ripetano simili crolli per l'incuria e l'incompetenza di uffici romani e di amministrazioni locali impotenti perché svuotate di competenze e risorse e costrette a rivolgersi a Roma anche per tappare una buca".

Da parte sua, anche Ignazio Albanese difende gli spot leghisti: "Questi video sono stati visti da tantissime persone e tutti mi hanno garantito che sono divertenti e ironici – ha detto al "Corriere della sera" – I nostri spot sono fatti per la gente comune mica per gli intellettuali". Chissà se al fratello Antonio saranno piaciuti: "Non ci siamo sentiti, non lo so".

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