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Igor Maj, morto soffocato per la sfida del ‘blackout game’: individuato l’autore del video

C’è un indagato nell’inchiesta per istigazione al suicidio in merito alla morte di Igor Maj, il 14enne trovato impiccato nella sua camera. Si tratta di un 24enne indiano, autore del video caricato su You Tube sulle ‘Cinque sfide pericolosissime’ che probabilmente ha causato la morte del ragazzino.
A cura di Enrico Tata
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Igor Maj
Igor Maj

C'è un indagato nell'inchiesta per istigazione al suicidio in merito alla morte di Igor Maj, il 14enne trovato impiccato nella sua camera lo scorso 6 settembre a Milano. E' l'autore del video su ‘cinque sfide pericolosissime', caricato su Youtube e probabilmente guardato dal ragazzo poco prima di morire. Si tratta di un 24enne di origine indiana.

Il ragazzo, già ascoltato, si è difeso dicendo che nel suo filmato, fatto rimuovere dai pm insieme ad altri simili, si sconsiglia di mettere in pratica quelle sfide, tra cui la prova di autosoffocamento, detto ‘blackout game'. Gli inquirenti dovranno capire se il 24enne possa essere accusato di istigazione al suicidio oppure se il video penalmente non c'entri nulla con la morte del ragazzo. Il giovane Igor si è impiccato con una corda da arrampicata, sport che praticava abitualmente grazie agli insegnamenti del papà. E' stato trovato morto nella sua cameretta, dove si trovava da solo. I genitori di Igor hanno da subito puntato il dito contro il ‘blackout game' e hanno rivolto un appello agli altri genitori proprio per metterli in guardia dai pericoli di video simili: "Fate il più possibile per far capire ai vostri figli che possono SEMPRE parlare con voi, qualunque stronzata gli venga in mente di fare devono saper trovare in voi una sponda, una guida che li aiuti a capire se e quali rischi non hanno valutato. Noi pensiamo di averlo sempre fatto con Igor, eppure non è bastato. Quindi cercate di fare ancora di più, perché tutti i ragazzi nella loro adolescenza saranno accompagnati dal senso di onnipotenza che se da una parte gli permette di affrontare il mondo, dall’altra può essere fatale". Nei giorni successivi al ritrovamento del cadavere di Igor il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e il pm Letizia Mocciaro avevano firmato un sequestro d'urgenza dei siti che ospitavano "video, file e tutorial che inducono alla macabra pratica del black out".

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