Ibm investirà 150 milioni di dollari nell’area Expo. Renzi: “È il momento di correre”
La missione americana del presidente del Consiglio Matteo Renzi si traduce tra le altre cose in un investimento concreto sull'area Expo. La divisione Watson Health, che fa parte del colosso dell'informatica Ibm, ha infatti siglato un accordo col governo italiano per aprire il suo primo centro europeo nel sito alle porte di Milano. L'accordo porterà Ibm a investire nell'area che fino allo scorso 31 ottobre ha ospitato i padiglioni dell'Expo 150 milioni di dollari.
Nell'area Expo arriva il primo centro Watson health di Ibm
Renzi ha siglato l'accordo a Boston con l'amministratore delegato di Ibm Ginni Rometty. Il premier è tornato su un concetto spesso ripetuto: "Siamo orgogliosi del nostro grande passato, ma l'unico modo per salvarlo è creare una visione del futuro". Un futuro diventato un "problema potenziale" per i giovani, per affrontare il quale "l'unica soluzione in un mondo globalizzato è tornare a correre".
Cos'è concretamente il centro Watson Health che sbarcherà alla periferia di Milano? Si tratta di un progetto di "cognitive computing", che tramite l'utilizzo di piattaforme in cloud consente di analizzare un enorme volume di dati in ambito sanitario riuscendo a fornire risposte a domande complesse. Il progetto parte dall'assunto che entro il 2020 i dati disponibili a livello sanitario raddoppieranno ogni 73 giorni. La gran parte di questi dati, l'80 per cento, non è però strutturato ed è, difatti, inservibile. Qui entra in gioco la piattaforma Watson Health, che consentirà a medici e professionisti di "interrogare" questi dati e di ricavarne risposte che aiuteranno a migliorare la propria capacità di innovazione e soluzione dei problemi, contribuendo altresì a far ridurre la voce delle spese in Sanità per il nostro Paese.
"Sono entusiasta, insieme cambieremo il volto della sanità. L'Italia diventa leader europeo del settore", ha detto l'amministratore delegato di Ibm. Il centro Watson Health sorgerà affianco allo Human Technopole Italy 2040, ossia al polo promosso dal governo e dall'Istituto italiano di tecnologia che si occuperà di genomica, Big data, invecchiamento e alimentazione. Accanto a questo polo, che andrà ad occupare in realtà un piccola parte del milione di metri quadri dell'area Expo, dovrebbero partire altri progetti coordinati dalle università milanesi, sui quali però ancora non c'è chiarezza.