74 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

I tablet del referendum per l’autonomia lombarda? Arrivano (lentamente) alle scuole

Erano costati 23 milioni di euro ed erano destinati alle scuole i tablet utilizzati per il Referendum sull’autonomia della Lombardia. I primi sono stati consegnati alle scuole, soprattutto dell’hinterland di Milano. Un consigliere regionale rassicura: “A inizio anno, e sicuramente prima delle elezioni, consegneremo i tablet a tutti gli istituti”
A cura di Enrico Galletti
74 CONDIVISIONI
Immagine

Erano costati 23 milioni di euro i 24mila tablet utilizzati per il referendum consultivo del 22 ottobre in Lombardia, che chiedeva ai cittadini di esprimersi sulla possibilità di richiedere ulteriori forme di autonomia per la regione. E mentre il Veneto era rimasto legato alla vecchia formula delle schede elettorali cartacee, in Lombardia aveva debuttato il voto elettronico, non senza disagi e difficoltà. Nelle settimane che hanno preceduto l'apertura dei seggi, era arrivata la notizia che i 24mila tablet acquistati per il voto in tutta la Lombardia sarebbero stati lasciati in comodato d'uso alle scuole. Ma a distanza di due mesi dal voto, la promessa è stata rispettata? Che fine hanno fatto i tablet destinati alle scuole?

I primi tablet sono stati consegnati alle scuole dell'hinterland di Milano

Lo abbiamo chiesto a Regione Lombardia, che ci ha comunicato di aver dato il via all'iter per la distribuzione dei tablet nelle scuole, con una cerimonia a Palazzo Lombardia che ha visto la partecipazione di diversi istituti scolastici. Le operazioni per la distribuzione degli apparecchi sono quindi cominciate a dicembre inoltrato, e per il momento avrebbero interessato solo le scuole del territorio milanese, in via sperimentale. Per le altre scuole, invece, non è ancora stato stilato un calendario di consegna. I tablet destinati alle scuole, in ogni caso, sarebbero solo 20mila dei 24mila utilizzati come voting machine a ottobre. A chiarire la questione e a rispondere agli interrogativi di molti istituti che da settimane attendono la consegna degli apparecchi è Carlo Malvezzi, consigliere di Regione Lombardia: "La volontà di dare alle scuole i tablet utilizzati per il referendum è rimasta invariata – spiega Malvezzi a Fanpage.it -. Ci sono stati effettivamente dei ritardi nelle procedure, che sono dovuti però all'impegno che la ditta che ha vinto l'appalto si è presa, ovvero quello di resettare tutti i dispositivi prima di consegnarli alle scuole. A fine anno il presidente Roberto Maroni ha sollecitato la riconsegna dei dispositivi da parte dei seggi che non avevano ancora effettuato il reso". Malvezzi ipotizza anche delle tempistiche: "A inizio anno, e sicuramente prima delle elezioni, consegneremo i tablet a tutti gli istituti della regione". Non resta, dunque, che aspettare. Ammesso che le previsioni vengano rispettate.

74 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views