I pensionati poveri entrano gratis a Expo. Ma devono pagarsi treno, vitto e alloggio
Forse visitare l'Expo non sarà la loro principale preoccupazione. In ogni caso, va segnalata l'ultima iniziativa congiunta della società guidata da Giuseppe Sala e dall'Inps, rivolta a tutti i pensionati che l'anno scorso hanno percepito una pensione minima (inferiore a 10mila euro lordi annui). Per tutti loro, l'ingresso all'Esposizione universale nel mese di agosto non costerà nulla. Non solo: come spiega il quotidiano La Repubblica, infatti, potranno anche acquistare un biglietto del treno per l'Expo a metà prezzo, da qualsiasi città d'Italia. L'iniziativa, chiamata "Insieme a Expo, ad agosto non restate da soli", è estesa anche a tutti i lavoratori che, nel 2014, hanno dichiarato un reddito imponibile inferiore a 10mila euro.
Expo 2015, i pensionati poveri entrano gratis ad agosto
Non è la prima volta che Expo strizza l'occhio agli anziani. Grazie a una partnership col Comune di Milano, negli scorsi giorni erano stati messi a disposizione di Palazzo Marino 5mila biglietti a prezzo scontato (5 euro) per anziani e disabili. Adesso l'amministratore delegato di Expo, Giuseppe Sala, spiega così la nuova iniziativa: "Per essere davvero universale Expo deve essere il più possibile accessibile a tutti. Questa iniziativa permetterà a pensionati e lavoratori con redditi bassi di vivere l'esperienza di Expo nei giorni in cui buona parte degli italiani sono a casa per il riposo estivo". Per poter ottenere il biglietto di ingresso gratuito bisogna munirsi del codice pin dell'Inps. Si potrà fare richiesta all'Istituto di previdenza sociale a partire dal 15 luglio, seguendo una procedura sul sito. Chi non ha il Pin può invece richiederlo sul sito o al numero verde.
Si stima che le persone che rientrano nelle due categorie interessate dall'accordo siano alcune centinaia di migliaia. A pensar male, si potrebbe immaginare che anche loro andranno a fare parte del numero totale di visitatori su cui l'organizzazione di Expo ha fatto un'imponente campagna mediatica: i famosi 20 milioni di persone su cui l'Esposizione universale confida per rientrare dalle spese sostenute. In ogni caso, sarà curioso capire come i diretti interessati prenderanno questa iniziativa: a parte chi risiede a Milano o nelle vicinanze, per tutti gli altri sarà da mettere in conto una spesa, seppur minima, per il biglietto del treno, oltre all'eventuale costo di un albergo – andare e tornare in giornata per chi viene da fuori Milano è un'impresa – e soprattutto al costo di una giornata all'interno dell'Expo. Al di là di alcuni scontrini esagerati, è infatti accertato che cibo e bevande nel sito di Rho-Pero non sono proprio a buon mercato. Per cui, senza voler per forza remare contro, è lecito chiedersi: davvero chi ha pensioni e redditi così bassi avrà voglia di andarsi a fare un giro tra i padiglioni?