Guadagnare con la neve: Amsa recluta spalatori a Milano a 100 euro al giorno

Dalla "nevicata del secolo" del gennaio 1985 a quella del gennaio 2009, passata alle cronache per l'affaire del sale mancante perché, a detta dell'allora sindaco Letizia Moratti, era stato dato alla città di Torino. Come ogni inverno Milano inizia a pensare al suo rapporto tribolato con la neve. Perché certo, vedere il Duomo o i Navigli imbiancati è uno spettacolo per turisti e anche milanesi. Ma oltre all'estetica, bisogna fare i conti con le esigenze di tutti i cittadini. Garantire gli spostamenti in una città frenetica come Milano non è facile nemmeno in condizioni meteo normali, figurarsi in presenza di nevicate: ecco perché Amsa, municipalizzata che si occupa della pulizia di strade e della raccolta rifiuti, ha dato il via alla consueta campagna per reclutare spalatori occasionali. Si tratta di un lavoro saltuario, effettuato su chiamata. In caso di necessità, chi si sarà registrato sul sito dell'Amsa e sarà stato inserito negli elenchi riceverà una telefonata e sarà invitato a unirsi al personale dell'azienda, con l'obiettivo di ripulire strade e marciapiedi dalla neve e dal ghiaccio.
La paga per gli spalatori di neve a Milano
Va detto subito: non si tratta di un lavoro facile. Spalare la neve è di per sè un'operazione faticosa, tanto che chi decide di iscriversi sull'apposita pagina dell'Amsa deve sottoscrivere un'autocertificazione in cui attesta la propria idoneità fisica, e l'assenza di "controindicazioni sanitarie allo svolgimento delle attività di spalatura manuale della neve". Accettato lo sforzo fisico, bisogna poi mettere in contro che si può essere chiamati senza preavviso, anche di notte. Detto ciò, però, la paga non è affatto male: il compenso per l'attività (otto ore) prestata durante il giorno è di 100 euro lordi (75 netti), mentre in orario notturno sale a 120 euro lordi (90 netti).