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Greta e Vanessa: il pensionato che uccise un ladro denuncia lo Stato per alto tradimento

Francesco Sicignano, il pensionato di Vaprio d’Adda che uccise un ladro in caso e ora candidato con Forza Italia, ha denunciato le più alte carico delle Stato per altro tradimento e altri 22 capi d’accusa, in merito alla liberazione delle due cooperanti italiane rapite in Siria Vanessa Marzullo e Greta Ramelli.
A cura di Va.Re.
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Francesco Sicignano, il pensionato di Vaprio d'Adda, divenuto celebre per aver ucciso nell'ottobre del 2015 un ladro che si era introdotto nella sua villetta, torna a far parlare di se. Dopo essersi buttato in politica, annunciando la sua candidatura nelle liste di Forza Italia alle prossime elezioni comunali di Milano, Sicignano oggi ha reso noto che denuncerà tutte le più alte cariche dello Stato, dal premier Matteo Renzi, all'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, fino al presidente del Senato Pietro Grasso e al presidente della Camera Laura Boldrini. La ragione? Il ruolo che avrebbero svolto nel caso della liberazione delle due cooperanti rapite in Siria Vanessa Marzullo e Greta Ramelli.

Sotto processo per omicidio volontario, oggi Sicignano si è recato alla Procura di Milano non in  qualità di accusato ma bensì di denunciante, depositando un esposto con ben 23 capi d'accusa verso i suddetti rappresentanti delle istituzioni. Tra le ipotesi di reato su cui il pensionato chiede alla magistratura di fare chiarezza alto tradimento, malversazione, somministrazione al nemico di provvigioni, abuso d'ufficio, falso ideologico a vario titolo. Nella sua denuncia Sigignano definisce le due cooperanti come "fiancheggiatrici dell'Isis".

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