Graffiti, a Milano una mappa per localizzarli o trovare muri liberi per la “street art”
Se non puoi sconfiggerli, alleati con loro. Questo deve aver pensato, almeno in parte, il Comune di Milano per cercare di arginare il fenomeno dei writer che utilizzano i muri della città per esprimere la propria creatività. Se da una parte, per le cosiddette "tag" – sigle per marcare il territorio – o per i graffiti su treni e metro prosegue l'attività repressiva, dall'altro Palazzo Marino sembra disposto a sempre maggiori aperture per tutto quello che rientra nel novero della "street art". Ossia murales "buoni", quelli che qualificano muri e zone prima anonime della città divenendo perfino – perché no – possibili mete per i visitatori interessati a questo genere di arte.
Graffiti, a Milano la mappa per localizzarli
Ed è per loro, ma anche per chi è in cerca di una "tela" per i propri lavori, che il Comune ha lanciato una mappa per conoscere i graffiti della città e i muri dove è possibile realizzarli. L'iniziativa rientra nel progetto "Muri liberi", con il quale Palazzo Marino ha messo a disposizione 100 spazi per la street art tra cavalcavia e sottopassi di proprietà o gestiti da aziende che hanno aderito al progetto. Sulla mappa, disponibile a quest'indirizzo, si potranno visualizzare i graffiti già esistenti e le zone dove è possibile realizzarli. Inoltre, inviando una mail all'indirizzo muriliberi@comune.milano.it, si potrà anche segnalare ai tecnici dell'assessorato competente, quello ai Lavori pubblici presieduto da Carmela Rozza, altri spazi da destinare alla street art: l'obiettivo è aggiungere altri 50 muri ai 100 già disponibili.
"Con questo strumento Muri liberi diventa accessibile a tutti, sia a chi vuole ammirare i graffiti sia a chi vuole esprimere le propria capacità artistiche che può così individuare con grande velocità uno spazio dedicato alla street art – ha detto l'assessore Rozza -. Questa iniziativa, partita meno di un mese fa, sta conoscendo un grande successo: circa il 90 per cento dei muri è già stato decorato". Prima di inoltrare le segnalazioni, è importante tenere a mente una cosa: restano infatti esclusi dall'iniziativa "Muri liberi" tutti i muri che fanno parte di strutture vincolate dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e Architettonici, nonché i muri della Zona 1, dei Navigli e delle scuole: anche se alcune avrebbero decisamente bisogno di un po' di colore.