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Covid 19

Gori: “A Bergamo situazione quasi tornata alla normalità, ma autunno sarà difficile per economia”

Bergamo è pronta a ripartire e tra i cittadini c’è tanta voglia di reagire, parola del sindaco della città Giorgio Gori che in un’intervista ha dichiarato che in città la situazione sanitaria è quasi tornata alla normalità: “C’e’ voglia di fare, di uscire, di incontrarsi – ha spiegato – ed è difficile contenere gli entusiasmi, ciò che mi preoccupa è l’autunno e le ripercussioni sull’economia”.
A cura di Chiara Ammendola
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È fiducioso il sindaco di Bergamo Giorgio Gori che parla di una situazione a livello sanitario quasi tornata alla normalità nella sua città, la più colpita dalla pandemia e che ha pagato il prezzo più alto in fatto di vittime. Intervenuto nel format web di Enrico Cisnetto, "War Room", il primo cittadino ha parlato dell'aria che si respira a Bergamo e di quello che sarà il futuro tra incertezze e voglia di ripartire: "A livello psicologico c'è una forte reazione: c'e' voglia di fare, di uscire, di incontrarsi – ha spiegato – specie per i giovani che come sindaco fatico a contenere. È un aspetto complicato".

Per uscire dalla crisi dobbiamo affrontare i nodi che si presenteranno

E poi i progetti di ripartenza per la città soprattutto a livello economico: "Economicamente a Bergamo eravamo messi bene – prosegue Gori – ma la botta è fortissima e prevedo un autunno molto faticoso, come lo sarà nel resto del Paese. Per quanto possiamo allungare aiuti e sussidi, prima o poi il conto arriva. Per questo dovremo usare il tempo e i soldi che l'Europa ci mette a disposizione per affrontare alcuni nodi che se non verranno risolti difficilmente usciremo da questa crisi".

Gori e le accuse della Lega: Pressioni per non istituire Zona Rossa

Solo ieri il sindaco di Bergamo si è trovato al centro di una polemica dopo che alcuni esponenti dell'opposizione della Lega presenti nel consiglio cittadino lo hanno accusato di aver fatto pressioni affinché non venisse istituita la ormai tristemente nota zona rossa tra Alzano Lombardo e Nembro. Accuse prontamente respinte da Gori che ha dichiarato con fermezza di non aver "mai ricevuto pressioni da imprenditori della Val Seriana" per evitare la chiusura totale dell'area. "Ho raccolto comprensibili preoccupazioni, ma nessuna pressione per evitare l'istituzione della zona rossa ad Alzano e Nembro", ha detto il primo cittadino, aggiungendo che "non solo quindi non mi attivai in tal senso ma, come provano le mie dichiarazioni, ero favorevole alla zona rossa e chiesi che si prendesse rapidamente una decisione".

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