Gli ambientalisti: “No alla messa di papa Francesco nel parco di Monza”
Proteste degli ambientalisti per la prima, storica, visita di papa Francesco a Milano e a Monza. Il motivo è proprio la scelta di far celebrare a papa Bergoglio la "grande messa di popolo" all'interno del parco di Monza, nell'area dell'ex ippodromo. All'evento, in programma la mattina di sabato 25 marzo 2017, sono attese circa un milione di persone. Un numero che secondo gli ecologisti del "Comitato per il parco Antonio Cederna" potrebbe arrecare "danni irreparabili" al parco.
"Siamo certi per recentissime esperienze negative che l’area scelta per la celebrazione della Messa, il prossimo 25 marzo – da poco restaurata e ricostruita nel suo disegno filologico, – possa subire danni irreparabili dall’enorme afflusso di persone previsto per quel giorno, specie attorno al viale di carpini che sarebbe di fatto sull’asse principale della cerimonia", hanno scritto gli attivisti in una lettera inviata al Pontefice, chiedendogli in sostanza di celebrare la funzione religiosa altrove: "Ci sono valide alternative al luogo scelto per la celebrazione, che possono suggerire possibili e meritori interventi di ripristino anziché di degrado ambientale".
Il "comitato per il parco" è stato fondato nel 1994 e ha come obiettivo principale "la salvaguardia del complesso Parco-Villa Reale di Monza come bene di valore internazionale da consegnare non ulteriormente compromesso alle generazioni future", come si legge sul loro sito. Già in passato ha protestato contro i grandi eventi (musicali) che sono stati ospitati nel parco: l'ultimo è stato il doppio concerto di Ligabue dello scorso settembre. Difficile però che dalla Santa Sede cambino idea: il programma della giornata di papa Bergoglio è stato già definito nei minimi dettagli e sono già iniziate le riunioni tra le istituzioni coinvolte per garantire che tutto si svolga in sicurezza.