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Giornata della memoria, una sindaca leghista: “Ricordate d’andare a pijarlo…”. Scoppia la polemica

Polemiche per una frase con cui Cristina Bertuletti, sindaca leghista di Gazza Schianno (Varese), ha “celebrato” il Giorno della memoria: “Ricordatevi d’andare a pijarlo…”. Anpi e Arcigay di Varese chiedono le dimissioni della prima cittadina, che non è però nuova ad affermazioni choc sul proprio profilo Facebook.
A cura di Francesco Loiacono
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"Visto che è il giorno della memoria, ricordatevi d'andare a pijarlo…". Ha celebrato così il "Giorno della memoria" Cristina Bertuletti, sindaca leghista di Gazzada Schianno, piccolo comune in provincia di Varese. In carica da due mandati, la leghista "di ferro" lo scorso sabato sera ha pubblicato un post dal tono offensivo sul proprio profilo Facebook, visibile però solo a chi è "amico" del primo cittadino sul social network. Ad accorgersi del messaggio è stato per primo Marco Giovannelli, direttore della testata "Varesenews": "Mi vergogno per lei e chiedo scusa a nome suo, visto che è anche il mio sindaco. Lei se lo dimentica spesso ed è un peccato perché le istituzioni sono importanti e chi le rappresenta dovrebbe averne rispetto. Tanto più che su temi come questi non si può esser scurrili", ha scritto Giovannelli su Facebook, condividendo il post in questione.

Critiche e richieste di dimissioni

Le affermazioni di Bertuletti hanno provocato una valanga di critiche e la richiesta di dimissioni: "Le persone che hanno sofferto e perso la vita nei lager sono morte anche per fare in modo che tutti abbiano diritto di parola. Una libertà usata nella maniera peggiore da chi scrive queste dichiarazioni vergognose", ha scritto Ester De Tomasi, presidente dell'Anpi della provincia di Varese. Duro anche Giovanni Boschini, presidente di Arcigay Varese: "Nessun amministratore pubblico dovrebbe permettersi di utilizzare i social network per veicolare messaggi di questo genere che non hanno davvero nulla di divertente e che offendono milioni di vittime – ha detto Boschini, aggiungendo – Chiediamo che la sindaca si dimetta da una carica che non è degna di rappresentare". Sull'argomento è intervenuto anche il Partito democratico: "La memoria rende liberi. L’ignoranza può renderti indegno di rappresentare un’istituzione", ha scritto il deputato Emanuele Fiano. Mentre il segretario dei Giovani democratici della provincia di Varese, Matteo Capriolo, ha definito le parole della sindaca "inaccettabili": “Una persona che ricopre un ruolo istituzionale come quello di Sindaco dovrebbe fare molta attenzione alle parole che utilizza. È gravissimo il fatto che abbia usato frasi così becere, riferendosi ad un giorno così importante come quello della Memoria. La Lega Nord non sta dimostrando alcun rispetto verso la storia e le tragedie degli anni passati: dopo le parole di Fontana e le vicende sprezzanti di Busto, questo denota una deriva sempre più razzista ed estremista. Il Sindaco di Gazzada chieda immediatamente scusa oppure, dignitosamente, faccia un passo indietro dal posto istituzionale che ricopre".

Il sindaco in passato aveva inneggiato al Duce

Dal primo cittadino non sono arrivate però né le scuse né le dimissioni. D'altronde, non è la prima volta che la sindaca utilizza la propria bacheca Facebook per rilasciare affermazioni choc. Nel marzo del 2016 Bertuletti aveva augurato l'esecuzione capitale" per la segretario generale della Cisl Annamaria Furlan. Nello stesso anno, a marzo, aveva auspiscato la reincarnazione di Mussolini. E un altro post sul duce è del novembre dello scorso anno: "Tutti a far colazione al bar di Legnano. Dux lux", aveva scritto Bertuletti. Alcuni dei contenuti non sono più visibili sulla sua pagina, evidentemente "ripulita" dopo l'ultima esternazione. Altri, invece, sono tuttora visibili a tutti, come un messaggio di settembre 2017 che recita: "Bisogna stare attenti a quello che si scrive su Facebook perché si corre il rischio di offendere qualcuno di cui non ce ne frega un ca…". Evidentemente un vero e proprio messaggio programmatico per il primo cittadino.

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