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Giardini e aiuole da “adottare” a Milano: nasce l’albo degli spazi disponibili

Sempre più milanesi vogliono prendersi cura del verde cittadino: Palazzo Marino ha approvato venerdì scorso una delibera che agevola e incentiva ulteriormente l’iniziativa di singoli, gruppi e associazioni. Creato un albo di spazi disponibili. Le spese per gli interventi preparatori saranno a carico del Comune.
A cura di Francesco Loiacono
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Sono sempre di più i milanesi che vogliono prendersi cura direttamente del verde cittadino, "adottando" aiuole, giardini e piccole aree abbandonate, oppure trasformando i marciapiedi davanti all’ingresso di casa in prati ben curati. Il Comune di Milano, per favorire sempre più questo fenomeno, ha approvato venerdì scorso una delibera che agevola e incentiva ulteriormente l’iniziativa di singoli, gruppi e associazioni.

"Il verde pubblico è un grande bene comune cui tutti possono partecipare dando il proprio contributo diretto – dichiara l’assessore al Verde Chiara Bisconti –: a Milano stiamo favorendo e accompagnando in ogni modo queste buone pratiche che, in tutte le aree urbane del mondo, vedono i cittadini protagonisti. Con questa delibera mettiamo a disposizione di tutti le risorse, le conoscenze e gli strumenti del Comune. Sarà l’Amministrazione a pulire e preparare le aree a proprie spese: un aiuto economico importante per piccole realtà del nostro territorio. Aggiungiamo un tassello in più alla nostra visione di città, e facciamo un altro passo in avanti nella costruzione di una nuova qualità della vita metropolitana".

L'albo delle aree disponibili

I Consigli di Zona redigeranno quindi un elenco di aree dove potranno svilupparsi dei "giardini condivisi". Un grosso cambiamento, se si considera che finora la pubblica amministrazione era tenuta esclusivamente a dare risposta a eventuali richieste. Con il nuovo albo delle aree disponibili, quindi, il Comune giocherà una parte attiva nell’individuazione degli spazi. La delibera approvata, inoltre, estende le possibilità di intervento diretto, prevedendo che la trasformazione delle aree verdi sia possibile non solo in spazi degradati o abbandonati, ma anche in porzioni di territorio sottoutilizzate.

Un'altra importante novità è che sarà l'amministrazione a farsi carico di tutte le spese necessarie per far nascere un giardino condiviso. I "cittadini giardinieri" non dovranno quindi preoccuparsi delle spese per eliminare eventuali piante infestanti, preparare e zollare del terreno, smaltire i rifiuti, allacciarsi alla rete idrica per l’irrigazione e tutti gli altri interventi preparatori. A carico del Comune saranno anche la manutenzione delle piante ad alto fusto (potature, pulizia fogliame) e gli interventi di disinfestazione contro topi e zanzare.

Oggi i giardini condivisi a Milano sono otto, per un totale di circa 34mila metri quadri. Eccoli nel dettaglio: Oasi in città (via Segantini, 14.500 mq), Gattoparco (via Autari, 6.400 mq), Giardino nascosto (via Ponti, 2.035 mq), Giardino edibile (via Segantini, 3.468 mq), Giardini in transito (via Montello, 1.800 mq), Isola pepe verde (via Pepe, 2.500 mq), Orti di via Padova (via Esterle, 2.600 mq) e Frutteto del Conchetta (via Torricelli, 576 mq). Altri cinque sono in via di realizzazione in via Scaldasole, via San Bernardo, via Boffalora, via Morosini, via Statuto.

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