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Ghedi, armi nucleari Usa nella base militare: la conferma in un documento pubblicato per errore

Bombe nucleari statunitensi nelle basi statunitensi sparse in tutta Europa, tra cui anche quelle di Ghedi (Brescia) e di Aviano in Friuli Venezia Giulia. Il sospetto esiste da anni, ma ora un report dell’assemblea parlamentare della Nato lo conferma: sono presenti circa 150 bombe nucleari degli Stati Uniti. “Nell’ambito del contesto della Nato gli Stati Uniti schierano circa 150 armi nucleari in Europa, in particolare bombe B61”, si legge nel documento, poi rapidamente corretto.
A cura di Simone Gorla
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Il sospetto c'era già da tempo, ma ora da un documento dalla Nato pubblicato per errore arriva la conferma. Nelle basi statunitensi sparse in tutta Europa, tra cui anche quelle di Ghedi (Brescia) e di Aviano in Friuli Venezia Giulia, sono presenti circa 150 bombe nucleari degli Stati Uniti.

Armi nucleari Usa nelle basi italiane

Sulla presenza di armi atomiche nelle basi in Italia si sono sempre rincorse voci e informazioni frammentarie. Si pensa che siano presenti 50 bombe B-61 ad Aviano e 20 a Ghedi-Torre. Gli Stati Uniti due anni fa hanno secretato i verbali delle ispezioni sulla sicurezza effettuate sui depositi di armi.

La conferma in un documento pubblicato per errore

Ora una conferma è arrivata da un report dell'assemblea parlamentare della Nato, un'organizzazione fa da raccordo fra la l'Alleanza atlantica e i parlamenti nazionali dei paesi membri. Nel documento si legge che "Nell'ambito del contesto della Nato gli Stati Uniti schierano circa 150 armi nucleari in Europa, in particolare bombe B61, che possono essere utilizzate dagli aerei statunitensi e da quelli alleati. Queste bombe sono stoccate in sei basi statunitensi ed europee. Kleine Brogel in Belgio, Büchel in Germania, Aviano e Ghedi-Torre in Italia, Volkel in Olanda e Incirlik in Turchia”.

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È la prima volta che la presenza dell'arsenale nucleare in Europa viene confermata nero su bianco in un documento ufficiale. Non a caso il report è stato rapidamente aggiornato e ripubblicato senza il passaggio relativo alle bombe (ma l'originale è ancora consultabile qui). La stessa Nato si è affrettata a precisare che quello divulgato non era un dossier ufficiale dell'Organizzazione, ma di un atto della commissione

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