Gallera: “I test sierologici non saranno velocissimi. Testeremo prima il personale sanitario”
Come annunciato ieri dal presidente della Lombardia Attilio Fontana, dal 21 aprile verranno effettuati i primi test sierologici per stabilire se gli individui che vi si sottopongono hanno sviluppato gli anticorpi al Coronavirus e possono, quindi, essere ritenuti immuni al virus. Il test è stato sviluppato dall'Irccs San Matteo di Pavia. Oggi, martedì 14 aprile, l'assessore al Welfare Giulio Gallera, a Mattino 5, ha confermato quanto dichiarato ieri da Fontana, spiegando che tipo di test verrà effettuato.
Gallera: I test non saranno veloci, capiremo chi è immune
"Il test non è rapidissimo – ha detto Gallera – ma ci consente di raddoppiare i numeri che abbiamo". L'assessore ha spiegato che "purtroppo gli scienziati ci dicono che i test con la gocciolina di sangue" non sono ancora validi e non hanno quindi valore diagnostico, motivo per cui "si farà un test col prelievo di sangue. Così si capirà se le persone hanno anticorpi immunizzanti che hanno bloccato il virus". Gallera ha comunque assicurato che "se arrivassimo a test più veloci e affidabili, saremmo i primi ad attivarli". Nel corso del suo intervento, il numero uno della Sanità lombarda ha ribadito che l'esito positivo del test consentirebbe ai cittadini di avere una patente di immunità. Il primo blocco di individui che ne potranno usufruire sono il personale sanitario e chiunque dovrà tornare al lavoro: "Ne faremo 20mila al giorno – ha continuato Gallera -. Inizieremo piano sperando di aumentare la capacità anche di questi test in termini di numero".