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Covid 19

Fontana annuncia: “Dal 21 aprile via ai test sierologici per rilasciare la patente di immunità”

“Dal 21 aprile ci sarà il riconoscimento del test sierologico sviluppato al Policlinico San Matteo di Pavia che riuscirà a individuare chi ha avuto il Coronavirus e ha un numero sufficiente di anticorpi per garantirgli la copertura”. Questo l’annuncio del presidente della Lombardia Attilio Fontana.
A cura di Filippo M. Capra
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In collegamento con Pomeriggio 5, su Canale 5, il presidente della Lombardia Attilio Fontana ha annunciato che "dal 21 aprile ci sarà il riconoscimento del test sierologico sviluppato al Policlinico San Matteo di Pavia che riuscirà a individuare chi ha avuto il Coronavirus e ha un numero sufficiente di anticorpi per garantirgli la copertura". Questa, quindi, la svolta positiva della regione maggiormente colpita dal Covid-19.

Ventimila test al giorno, si parte dal personale sanitario

Il governatore lombardo ha poi aggiunto che "tale test consentirà di rilasciare la patente di immunità". Il processo di verifica del numero di anticorpi presenti nell'organismo delle persone partirà da 20mila unità al giorno, e i primi che saranno sottoposti sarà tutti coloro del personale sanitario e coloro che rientrano nelle categorie di quelli che potranno tornare a lavoro nella fase 2. "I test si concentreranno dapprima nelle zone di Brescia, Bergamo, Cremona e Lodi – ha detto Fontana -, le più colpite dal giorno uno dell'epidemia. Speriamo – ha aggiunto – si riesca ad ottenere il riconoscimento di quelle persone che non possono più trasmettere il virus". Il numero uno della Lombardia ha poi spiegato la scelta di lasciare chiuse le librerie, al contrario di quanto stabilito dall'ultimo Dpcm del Governo: "Riteniamo che le librerie siano un luogo dove contagiarsi è più facile. Noi tutti abbiamo l'abitudine di prendere un libro, sfogliarlo, e rimetterlo a posto. Ecco, chi lo prende in mano dopo di noi potrebbe rimanere contagiato in caso noi fossimo positivi". Incalzato dalla conduttrice che ipotizza la dotazione di mascherine e guanti, Fontana ammette che "si potrebbe fare ma in Lombardia i numeri sono piuttosto costanti". "Dopo un primo abbassamento – ha continuato Fontana – non scendono più, motivo per cui dobbiamo continuare ad essere rigorosi". Il presidente lombardo ha detto poi che non sa esattamente perché non scendono, anche se si è detto fiducioso di essere "vicini all'inizio della discesa", come però va ripetendo da qualche settimana. Infine, Fontana ha commentato la situazione del Veneto, dove il suo governatore Zaia ha lasciato libertà ai cittadini di fare attività sportiva anche più distanti di 200 metri dal rispettivo domicilio: "In Veneto sono più fortunati perché i numeri stanno scendendo", ha chiosato Fontana.

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