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Gallarate, controlli in sala giochi: trovata ragazzina 12enne intenta a giocare alle slot machine

Una ragazzina di soli 12 anni è stata scoperta dalla polizia mentre giocava alle slot machine all’interno di una sala giochi a Gallarate, in provincia di Varese. La giovane è stata riconsegnata alla famiglia e il proprietario della sala, per cui è stata disposta al chiusura di 20 giorni, è stato denunciato.
A cura di Chiara Ammendola
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Ha solo 12 anni la ragazzina trovata dagli agenti della polizia all'interno di una sala giochi, intenta a giocare alle slot machine. La giovane è stata fermata e riconsegnata alla famiglia mentre il gestore della sala slot è stato denunciato. L'uomo inoltre dovrà pagare una multa pari a 6.600 euro, mentre è stata disposta la chiusura per l'esercizio commerciale per almeno 20 giorni. L'episodio si è verificato a Gallarate, in provincia di Varese, lo scorso 28 novembre: "Non ci saremmo mai aspettati di trovarci di fronte ad una giocatrice bambina. È un episodio allarmante", ha detto Fernanda Deniso, dirigente della divisione polizia amministrativa sociale e dell’immigrazione della questura di Varese. Il sindaco di Gallarate, Andrea Cassani, nel commentare l'episodio ha invece detto: "Chi permette a una dodicenne di giocare al video-poker dovrebbe incorrere in provvedimenti che vanno ben oltre la sanzione".

Aumentano i giovanissimi vittime della ludopatia

L'intervento degli agenti della polizia all'interno della sala slot fa parte di una più ampia attività di controllo finalizzata alla repressione del gioco illegale e alla tutela dei minori, pericolosamente vicini alla ludopatia. Fenomeno tutt'altro che arginato come emerso dai dati presentati in Consiglio regionale ed emersi dalla ricerca curata dall'Università di Milano Bicocca: nel 2017 i centri di assistenza lombardi hanno assistito 2.670 giocatori patologici, inoltre dal 2013 ad oggi c’è stato un incremento del 41 per cento delle persone che hanno chiesto assistenza per questo tipo di patologia. "La prima cosa da fare in questi casi è rivolgersi a un centro contro le dipendenze, dove ciascun caso viene analizzato da un team di esperti in grado di aiutare la persona. Purtroppo questo è un fenomeno che colpisce persone di tutte le fasce d'età, anche i più giovani che sono sempre più svegli e autonomi ma anche più fragili e volubili rispetto al passato", le parole del professor Isidoro Cioffi, direttore del Dipartimento salute mentale e dipendenze dell’Azienda socio sanitaria territoriale di Varese.

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