Gabriele, morto nove anni dopo come il fratello in un incidente: l’amico negativo all’alcoltest

Tra gli amici giunti in ospedale per salutare Gabriele, o Gabo come lo chiamavano tutti, c'è anche Matteo Rota, il 21enne che viaggiava con lui a bordo dell'auto coinvolta nell'incidente, l'unico già dimesso dall'ospedale. Accanto a Matteo nella Honda Civic c'era il 23enne Andrea Rinaldi, il conducente della vettura, che stando a quanto si apprende poco prima dell'uscita di strada era stato sottoposto all'alcoltest, risultato negativo. Nessun abuso di alcol dunque alla base dell'incidente le cui dinamiche sono ancora da chiarire: forse un colpo di sonno, forse un attimo di distrazione. Per questo sul corpo di Gabriele non verrà effettuata l'autopsia. In ospedale ora restano Andrea, che ha riportato diverse fratture, e Ilenia Avogadro, la giovane di 21 anni seduta a accanto a Gabriele, sui sedili posteriori dell'auto: i medici la tengono in coma farmacologico a causa delle profonde ferite riportate.
Il paese di Ubiale piange la scomparsa del 19enne Gabriele
Gabo mancherà a tutti, e oggi, in attesa di conoscere la data dei funerali, il paese di Ubiale vive di silenzio e rispetto. È una morte impossibile da accettare anche per il piccolo borgo in provincia di Bergamo, che ha visto crescere Gabriele, così come ha visto crescere il fratello Simone. Ora tutti dovranno rivivere le stesse sensazioni provate nove anni fa quando a portar via alla famiglia Pesenti l'allora 20enne Simone fu un incidente stradale, proprio come è accaduto a Gabriele, morto in un schianto avvenuto nella notte tra sabato e domenica sulla Villa d’Almè-Dalmine.
Il padre di Gabriele ricoverato per un malore all'ingresso della camera mortuaria
Il padre Renzo è stato ricoverato per un malore che lo ha colto appena entrato nella camera mortuaria: troppo grande il dolore, quel dolore rivissuto come un ricordo ma purtroppo reale. "Non ho più niente", avrebbe invece urlato la madre di Gabriele, Carmen, sostenuta a fatica dagli amici giunti per rendere omaggio al 19enne. La donna che ha perso il primo figlio Matteo, nato prematuro, ha dovuto vivere le morti degli altri due Simone e Gabriele avvenute a soli nove anno di distanza, entrambi portati via allo stesso modo. Un ragazzo buono, legatissimo alla famiglia, si legge sui social, un mago della meccanica e di tutte le cose pratiche, con la passione anche per la chitarra classica. Gabo era fatto così, estroverso, mai fermo, un vulcano di cose da fare: "È uno strazio incredibile".