Furto anomalo in una ditta: rubati 30 chili di materiale incendiario. Antiterrorismo in allerta

Un furto definito "anomalo" è finito nei radar degli investigatori dell'antiterrorismo. Da una ditta lombarda sono stati infatti rubati negli scorsi giorni 30 chili di materiale incendiario. La notizia, ancora molto vaga, è riportata dal "Corriere della sera". In un periodo storico come quello che stiamo attraversando, con l'allerta terrorismo al massimo livello per la paura di attentati (il livello successivo scatterà solo quando e se un effettivo attacco terroristico sarà sferrato verso il nostro Paese), episodi del genere finiscono con l'assumere un'importanza magari maggiore di quanta ne potrebbero avere in tempi diversi.
Allarme analogo anche per il furto di tre furgoni
Ecco perché, come già avvenuto per il furto di tre furgoni Dhl compiuto sempre in Lombardia a inizio settembre, anche la notizia del materiale incendiario rubato è seguita con attenzione da chi ha il compito di prevenire attentati terroristici. Ma, così come per i furgoni, va specificato che non c'è alcun legame acclarato tra il furto e un eventuale attacco.
Restano però i dubbi degli investigatori: il colpo potrebbe non essere collegato alla criminalità, né organizzata né comune. Il materiale rubato, insomma, potrebbe non servire a far saltare in aria Bancomat o portavalori. Per questo si sta cercando di risalire agli autori del furto. Stessa strategia seguita per quanto riguarda i Fiat Ducato con logo Dhl rubati a inizio settembre: essendo la stessa tipologia dei mezzi con cui sono stati compiuti attentati in altre città europee (vedi Barcellona), il loro furto è subito stato segnalato al Viminale. Ma potrebbe anche essersi trattato dell'azione di normali ladri. Lo scorso mercoledì sera uno dei furgoni rubati sarebbe stato avvistato a Milano, in zona Corvetto. Ma del mezzo poi si è persa ogni traccia.