Frecciarossa, Agenzia sicurezza ferroviaria: “Lavori notturni? Non è sempre obbligatorio comunicare”
Lavori notturni nel punto dove il Frecciarossa è deragliato? "Rete ferroviaria italiana ha la manutenzione tracciata, ma senza obbligo di comunicare tutti gli interventi". È quando si apprende da fonti vicine all'Ansf, l'Agenzia della sicurezza ferroviaria, in merito al tragico deragliamento di un treno alta velocità avvenuto attorno alle 5.30 di oggi, giovedì 6 febbraio, nel Lodigiano. Una delle ipotesi sulle cause della tragedia, in cui hanno perso la vita i due macchinisti del treno e 31 persone sono rimaste ferite, c'è che lo "sviamento" della motrice sia avvenuto in corrispondenza di uno scambio dove proprio ieri notte sarebbe stato sostituito un deviatoio, un pezzo dello scambio stesso.
Lavori notturni non comunicati, i dubbi dei sindacati
"A noi non risulta che ci sono stati lavori nella notte. Ecco perché abbiamo chiesto l'incontro con Ferrovie. Questa notizia non ce l'abbiamo e domani ci dovranno spiegare", ha denunciato a Fanpage.it il segretario generale della Fit-Cisl, Salvatore Pellecchia. "Lì, nella sua complessità è estremamente semplice: c'è un binario, un deviatoio, un posto di movimento, come si chiama tecnicamente".
Absf: Non c'è obbligo di comunicare tutti gli interventi di manutenzione
L'Agenzia della sicurezza ferroviaria, il cui personale è andato stamattina sul luogo dell'incidente, ha chiarito che non c'è l'obbligo di segnalazione a Ansf di ogni intervento, "sarebbe impossibile con 17mila km di rete se ci dovessero comunicare tutta la sui binari. Il nostro controllo come ente vigilante sulla sicurezza è a monte, noi controlliamo come viene effettuata la manutenzione". Da parte sua Rfi fa sapere che i lavori di manutenzione ordinaria in quel tratto di linea ad alta velocità sono praticamente costanti.
Avviata una commissione d'inchiesta tecnica
Sarà una commissione d'inchiesta tecnica ad accertare, in parallelo con le indagini penali della procura di Lodi, cosa sia accaduto nel momento del deragliamento del treno. Al momento, l'Ansf ritiene "ancora molto prematuro" fare ipotesi tecniche sulle cause. In parallelo alle indagini avviate dalla procura di Lodi, è stata avviata anche un'inchiesta di Digifema – Direzione generale investigazioni ferroviarie e marittime del ministero dei Trasporti – con l'obiettivo di capire cosa sia successo a livello tecnico. "Le società coinvolte hanno già avviato una commissione d'inchiesta e danno la massima disponibilità agli organi competenti per collaborare", ha detto l'amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Gianfranco Battisti, ai giornalisti sul luogo del deragliamento. "Noi oggi – ha aggiunto – vogliamo esprimere grande vicinanza alle famiglie dei nostri due colleghi ferrovieri ai quali siamo molto vicini e a tutti i feriti, e ringraziare i soccorritori".