Francesco, scrittore a 13 anni: i suoi “Dialoghi impossibili” con il nonno scomparso

È diventato scrittore a soli 13 anni. Si chiama Francesco Raffanini, e la sua storia è raccontata dal Corriere. La sua "carriera" è nata per caso, a partire da un evento tragico: il terremoto che nel 2012 ha colpito Mantova, città dove vive, e buona parte dell'Emilia. È stato in quell'occasione che, tra calcinacci e macerie, nella casa del nonno materno, scomparso nel 2011, ha trovato alcuni suoi scritti della prima metà del Novecento. Francesco li ha raccolti, li ha letti, e poi, anche grazie al fecondo incontro con un professore di italiano che ha compreso la sua sensibilità, ne ha fatto il cuore del suo libro: "Dialoghi impossibili – Un viaggio nel tempo con il nonno" (edizioni Unicopli). Poco più di 100 pagine in cui il giovane Francesco è riuscito a far dialogare diverse epoche, facendo parlare i ricordi del nonno Italo e attualizzandoli.
"Abbiamo trovato gli scritti del nonno per puro caso due anni fa, nella sua casa di Quingentole colpita dal terremoto, dove era nato e vissuto in gioventù. Erano tanti, disordinati in camera da letto, ed ho capito subito che era un grande tesoro – spiega Francesco al Corriere –. Ne ho scelti alcuni aiutato dalla mamma, e tra questi anche una lettera che scrisse per la grande piena del 1951, quando si lamentava per gli scarsi aiuti agli abitanti del paese colpito e rifletteva sull’alluvione e sull’importanza di essere vicini, fratelli". Il libro è stato presentato a Mantova davanti a una platea di amici e parenti: la mamma Alessandra l'ha letto solo una volta pubblicato, ma il suo giudizio è decisamente lusinghiero: "Non ho voluto leggerlo prima perché mio padre mi manca molto ed era difficile affrontare una ferita aperta, ma quando l’ho fatto è stato davvero commovente, ho ringraziato Francesco per averlo ricordato così, ne sono molto felice".