Fontana non arretra: “In Lombardia non cambia nulla dopo la circolare del Viminale”
"Da noi non cambierà nulla di quello contenuto nella mia ordinanza". Così il presidente della Lombardia Attilio Fontana rispetto alle misure di distanziamento per evitare la diffusione del Coronavirus dopo la circolare emessa nella tarda serata di ieri, martedì 31 marzo, dal Viminale. "La nostra ordinanza rimane in auge e vale fino al 4 aprile", ha poi aggiunto il governatore lombardo.
L'opposizione di Fontana e il chiarimento del Viminale
La circolare di ieri, che apparentemente consentiva agli sportivi di riprendere l'attività fisica all'aperto purché in solitudine, oltre a consentire ai genitori di portare fuori i bambini almeno un'ora al giorno, aveva mandato su tutte le furie dapprima il governatore della Campania Vincenzo De Luca e in seguito anche l'assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera. Oggi ha preso posizione anche Fontana che, su Radio 1, ha chiarito quali siano le regole da seguire per tutti i lombardi: "Se non c'è una motivazione valida e se non si rimane distanti", anche durante la passeggiata con i bambini, le sanzioni verranno comunque applicate. "Certo, appare brutto – ha continuato Fontana – ma serve limitare il più possibile i contatti". Per contrastare la circolare del Viminale, il governatore della Lombardia ha poi confidato che potrebbe "emettere una nuova ordinanza", anche se, dopo aver sentito il ministro Lamorgese, questi gli avrebbe detto che a breve sarebbe uscito un chiarimento sulla circolare stessa. Cosa che è effettivamente successa con una nota ufficiale del ministero dell'Interno.