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Fontana fiducioso: “Dal 3 giugno i lombardi potranno circolare in tutta Italia”

Attilio Fontana, governatore della Lombardia, si detto “confidente sul provvedimento” relativo alle riaperture delle regioni da parte del governo e “convinto che i lombardi potranno circolare in tutta Italia”. Questo, dopo aver analizzato il trend dei dati inviati all’Istituto Superiore di Sanità.
A cura di Filippo M. Capra
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In vista della decisione del governo centrale di Roma circa la riapertura delle regioni e la relativa circolazione, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha dichiarato di aver "esaminato i dati della Regione inviati all'Istituto Superiore di Sanità" e di aver "evidenziato come siano estremamente positivi".

Fontana confidente: I lombardi potranno circolare in tutta Italia

Stando a quanto detto dal governatore, i dati "sono tutti in miglioramento rispetto alle precedenti settimane". Ciò significa che "la situazione migliora", motivo per cui Fontana crede "che in previsione del provvedimento governativo per la riapertura delle regioni e della circolazione, credo che la Lombardia rientrerà sicuramente nel novero delle regioni che avranno libertà di movimento". Il presidente della Lombardia si è quindi congedato dicendosi "confidente sul provvedimento che verrà emanato dal governo e convinto che i lombardi saranno liberi di circolare in tutta Italia".

Signorelli: Ecco come si leggono i dati per le riaperture

A spiegare qual saranno i parametri da prendere in considerazione e come leggerli, è Carlo Signorelli, Ordinario di Igiene e Sanità Pubblica del San Raffaele. Uno di questi è sicuramente l'indice di contagio RT che, però, avverte Signorelli, "è largamente influenzato dal numero di tamponi effettuati e dal tipo di popolazione a cui viene sottoposto il tampone stesso". Il professore spiega che la "Lombardia nelle ultime settimane ha iniziato una campagna di test sierologici: l'eventuale positività deve portare a un tampone che in alcuni casi risulta positivo". L'infezione, in questo caso, "dovrebbe essere retrodatata", poiché non coincidente con un contagio recentissimo.

Il professore: Ci sono meno malati e meno malati gravi

Tale retrodatazione consentirebbe di "spiegare come gli indicatori bisogna leggerli tutti e avere cautela nel considerare quelli che derivano dal numero di nuovi casi", ha continuato Signorelli. Per quanto riguarda poi ancora l'RT, serve considerarne le oscillazioni, perché ad esempio "in Sicilia, che ha pochissimi contagi, nei giorni scorsi aveva valore superiore a 1". Signorelli invita comunque tutti a una "grande cautela e una grande attenzione ai trend, e non ai dati giornalieri, che sono in decisa diminuzione". A da forza ai dati, ci sono i "pochi arrivi in pronto soccorso dei quali pochissimi da terapia intensiva. Questo è un dato ulteriormente confortante". In chiusura, Signorelli invita tutti a rispettare le misure di sicurezza poiché "non sappiamo se il virus si sia attenuato, ma ci sono meno malati e meno malati gravi".

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