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Fontana: “C’è un clima anti-lombardo, la nostra sanità si è dimostrata efficiente”

Il presidente della Lombardia Attilio Fontana allontana ancora una volta la minaccia di un eventuale commissariamento della sanità nella sua Regione. Il numero uno leghista ha infatti ribadito che “la sanità qui ha sempre funzionato bene e si è dimostrata efficiente”. Fontana, poi, commentando il murale in cui viene accusato di essere un assassino, spiega che “c’è un clima d’odio anti-lombardo”.
A cura di Filippo M. Capra
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Il presidente della Lombardia Attilio Fontana parla della scritta sul muro rinvenuta ieri, a Milano, che recita: "Fontana assassino". Il governatore lombardo ha asserito che "c'è un clima avvelenato, un clima anti-lombardo. E chi l'ha creato dovrebbe farsi un esame di coscienza". Fontana considera il murale una naturale conseguenza dell'atteggiamento di chi genera odio al posto di contenerlo. Ieri era arrivata già, tramite social, la solidarietà di diversi esponenti politici, tra i quali il sindaco di Milano Beppe Sala che aveva condannato la scritta dicendo che tali affermazioni e comportamenti sono intollerabili nella sua città.

Fontana: Sanità lombarda si è dimostrata efficiente

Nell'intervista concessa alla Stampa, Fontana torna poi a parlare dei dati della sua Regione durante l'emergenza Coronavirus, dicendo che "i numeri si debbano interpretare". Poi, però, sposta l'attenzione dai dati effettivi, dicendo che "si debba guardare all'indice di contagio", che risulta essere tra i migliori d'Italia: "Chiaro che da noi i numeri sono più alti", ha detto il governatore, "ma il nostro R0 è tra lo 0,53 e lo 0.48". Fontana poi parla di "errore clamoroso" per commentare l'eventuale commissariamento della sanità in Lombardia perché "ha funzionato bene e si è dimostrata efficiente". Il numero uno della Lombardia, infine, ha parlato anche delle riaperture previste per lunedì 18 maggio e il cui accordo è arrivato dopo un lungo confronto con il Governo da parte di tutti i presidenti di Regione: "Non è vero che c'è stata una spaccatura fra i governatori – dice Fontana -. Io, come altri, volevo che le regole fossero uguali per tutti. Alcuni invece preferivano andare per la propria strada". Alla fine, pare che il Governo abbia accolto le richieste del governatore lombardo.

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