video suggerito
video suggerito

Fondazione Prada sbarca in Galleria: apre Osservatorio, ospiterà mostre di fotografia

Apre in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano “Osservatorio”, costola della Fondazione Prada. Negli spazi affittati tre anni fa dalla nota griffe, al quinto e sesto piano, saranno ospitate mostre dedicate alla fotografie e ai linguaggi visivi. La prima, “Give me yesterday”, si svolgerà dal 21 dicembre 2016 al 12 marzo 2017.
A cura di Francesco Loiacono
47 CONDIVISIONI
Una delle foto in mostra all'Osservatorio della Fondazione Prada ("Haircut" di Izumi-Miyazaki, dettaglio)
Una delle foto in mostra all'Osservatorio della Fondazione Prada ("Haircut" di Izumi-Miyazaki, dettaglio)

Moda, gastronomia e adesso anche arte. Nei sei piani dello spazio occupato da Prada all'interno della Galleria Vittorio Emanuele II, a Milano, arriva anche una "costola" della Fondazione Prada di largo Isarco. Si chiama "Osservatorio" ed è un nuovo spazio espositivo dedicato alla fotografia e ai linguaggi visivi. La prima mostra, “Give Me Yesterday”, si svolgerà dal 21 dicembre 2016 al 12 marzo 2017.

E' quasi tutto pronto dunque per il completamento di un'operazione avviata tre anni fa, con l'affitto degli spazi del "salotto di Milano" da parte della nota griffe. Un'operazione che lo scorso settembre ha visto l'apertura (nel mezzanino), del terzo punto vendita della storica pasticceria Marchesi (rilevata proprio da Prada), e che adesso vedrà l'apertura dell'Osservatorio. Il nome deriva anche dalla posizione affascinante occupata, al quinto e sesto piano di uno degli edifici centrali della Galleria, proprio al di sopra dell’ottagono e al livello della cupola in vetro e ferro che ricopre l'architettura realizzata da Giuseppe Mengoni tra il 1865 e il 1867.

Ma "Osservatorio" è stato scelto come nome anche per restituire l'idea dell'esplorazione che Fondazione Prada si propone di incentivare nell'ambito della fotografia contemporanea, indagando la sua evoluzione, le sue connessioni con altre discipline e realtà creative e le implicazioni culturali e sociali della produzione fotografica attuale e della sua ricezione. Il primo "banco di prova" concreto saranno i lavori dei 14 autori italiani e internazionali ospitati nella mostra "Give me yesterday", a cura di Francesco Zanot. Melanie Bonajo, Kenta Cobayashi, Tomé Duarte, Irene Fenara, Lebohang Kganye, Vendula Knopova, Leigh Ledare, Wen Ling, Ryan McGinley, Izumi Miyazaki, Joanna Piotrowska, Greg Reynolds, Antonio Rovaldi e Maurice van Es hanno esplorato l’uso della fotografia come diario personale in un arco di tempo che va dall’inizio degli anni Duemila a oggi.

47 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views