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Follia a Milano: spara per strada e a casa ha un arsenale da guerra

Colpi di pistola in strada, una ragazza lancia l’allarme e i carabinieri. Che scoprono in casa dell’uomo, un italiano in evidente stato di alterazione, svariate armi e munizioni, perfino una balestra con tanto di frecce. Scattano le manette. Indagini in corso per capire se le armi siano state usate per altre sparatorie.
A cura di Redazione Milano
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Una delle armi sequestrate
Una delle armi sequestrate

Sparare in strada e tenere un arsenale a casa, con tanto di mitragliette e balestra? A qualcuno a Milano è incredibilmente riuscito e chissà per quanto tempo prima che i carabinieri riuscissero ad arrestarlo. È stata una ragazzina ad accorgersi di tutto e a dar vita alla caccia all'uomo: portava a spesso il cane in via Pomposa quando ha sentito 4 colpi d'arma da fuoco provenire da un'auto che è subito ripartita e ha dato l'allarme. Sono intervenuti i carabinieri del Nucleo Radiomobile  di Milano e hanno raccolto la sua testimonianza e quella altri residenti in zona i quali hanno dato una descrizione dell'uomo  alla guida che spesso bazzicava nel quartiere e hanno indicato  dove abita. Proprio da quell'indirizzo è giunta in quel momento  una richiesta di aiuto e, quando i militari sono arrivati, hanno  visto un uomo che si sbracciava dal secondo piano. In casa gli  hanno trovato una pistola e l'uomo, nazionalità italiana, 46 anni con precedenti penali, ha ammesso di aver sparato in via Pomposa.

Nell'appartamento, una volta iniziata la perquisizione di rito, gli investigatori hanno però trovato anche una mitraglietta Skorpion, un'altra pistola, una balestra,  manette e munizioni che ora saranno mandati dai Ris di Parma per  essere analizzati. L'uomo è apparso molto alterato. La pistola è risultata rubata il 20 giugno del 2015 durante una rapina in villa ad Arluno. Indagini sono in corso per capire la provenienza della mitraglietta; i militari ritengono che l'uomo abbia sparato o perché sotto l'effetto di stupefacenti, oppure nell'ambito di un regolamento di conti per lo spaccio di droga e si sia volutamente fatto trovare dai carabinieri per evitare  ritorsioni da parte dei destinatari dei colpi di pistola.

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