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Finale Champions a Milano, prezzi degli hotel alle stelle: fino a 4.000 euro per due notti

Cresce la “febbre” in vista della finale di Champions League che si disputerà il prossimo 28 maggio a Milano. E i prezzi degli hotel, già quasi tutti esauriti per quella data, volano alle stelle: per due notti si può arrivare a spendere fino a 4.000 euro, ma in generale si registrano aumenti fino a sei volte il prezzo normale.
A cura di Francesco Loiacono
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Non ci sarà il Barcellona del trio Messi-Neymar-Suarez, ma in ogni caso la finale di Champions League che si disputerà a Milano il prossimo 28 maggio sembra aver scatenato la "febbre" dei tifosi. Che, almeno stando a quanto riporta il Corriere della sera, avrebbero preso d'assalto gli hotel e le altre strutture ricettive cittadine. Tanto da aver spinto gli albergatori, ma anche i privati che offrono le proprie abitazioni attraverso piattaforme come Airbnb, ad alzare in maniera spropositata i prezzi.

In effetti basta farsi un giro sui principali siti che raggruppano diverse offerte di hotel per vedere come le cifre per due notti (nella ricerca effettuata abbiamo selezionato un soggiorno da venerdì 27 a domenica 29 per una persona) possano arrivare a vette altissime: come i 4.000 euro che si pagano per l'Attico Design in piazzale Istria e il Luxury Center Penthouse in via Lamarmora. In entrambi i casi, però, per essere precisi, si tratta di veri e propri appartamenti che possono ospitare anche fino a 6 persone, anche se la differenza di prezzo riscontrata è notevole: saremo stati fortunati noi, ma per il weekend precedente a quello della finale Champions abbiamo trovato lo stesso appartamento del Luxury Center Penthouse in offerta a 700 euro: ben l'83 per cento in meno.

Tajani: "Gli aumenti hanno contribuito alla crescita di Airbnb"

Rialzi simili riguardano anche altre strutture alberghiere, con prezzi a volte sestuplicati. Aumenti che possono essere spiegati col fatto che tutti gli hotel sono pieni all'85 per cento, e che in regime di libera concorrenza gli albergatori possono aumentare la richiesta a fronte di una domanda altissima. Certo, questi rialzi eccessivi forse non fanno bene alla categoria, come hanno affermato l'assessore regionale allo Sviluppo economico Mauro Parolini e l'assessore comunale al Lavoro Cristina Tajani, che ne ha approfittato anche per lanciare una frecciata alla categoria: "La fluttuazione così ampia, a volte visibilmente sproporzionata, ha contribuito alla crescita di Airbnb e dell’ospitalità alternativa", ha affermato al Corriere.

La categoria risponde per voce di Maurizio Naro di Apam (associazione provinciale artigiani milanesi):"Il prezzo arriva fin dove il compratore è disposto a pagare", precisa, ricordando che anche in altre città europee gli aumenti in corrispondenza di determinati eventi è perfino maggiore. D'altronde, anche i privati sembrano voler approfittare della grande richiesta: appartamenti e stanze in affitto vengono offerti a prezzi in media tre volte maggiori rispetto al periodo. La "febbre" per la finale di Champions League, insomma, costa caro.

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