Ferrovieri Trenord aggrediti col machete, inizia il processo ai latinos
È partito a Milano il processo nei confronti dei sei giovani sudamericani che, lo scorso 11 giugno, aggredirono due ferrovieri Trenord a Villapizzone, periferia di Milano. Uno degli imputati sferrò colpi di machete contro uno dei due aggrediti, il capotreno Carlo Di Napoli, che nell'aggressione rischiò di perdere un braccio. Le due vittime, Di Napoli e Magagnin, si sono costituite parti civili assieme alla società Trenord.
Tutti gli imputati hanno deciso di farsi processare con rito abbreviato, che in caso di condanna consente lo sconto di un terzo della pena. Alla sbarra si trovano Josè Ernesto Rosa Martinez, salvadoregno che materialmente colpì col machete Di Napoli, Jackson Lopez Trivino, Andres Lopez Barraza e Alexis Ernesto Garcia Rojas, arrestati poche ore dopo l'aggressione, e anche Kevin Jeovanni Vasquez Majano e Henry Alexander Cortez Gonzales, anche loro sul treno ma arrestati nelle settimane successive.
Uno dei ferrovieri rischiò di perdere un braccio
La brutale aggressione era nata da un controllo a bordo di un treno in servizio sul passante ferroviario: i sudamericani, che erano membri della gang di latinos Ms13, viaggiavano senza alcun biglietto. Davanti alla richiesta di Di Napoli era nato un diverbio sfociato nell'assurdo gesto, che ha portato il capotreno vicino all'amputazione. Per il coraggio dimostrato, Magagnin e Di Napoli sono stati recentemente premiati con l'Ambrogino d'Oro.
Uno degli imputati al processo ha offerto a titolo di risarcimento la somma di 500 euro ai due ferrovieri: i loro legali l'hanno accettata come "acconto". La prossima udienza davanti al giudice per l'udienza preliminare Alfonsa Ferraro è fissata per il 18 gennaio 2016.
