video suggerito
video suggerito

Favori sessuali in cambio di contributi, chiesta l’archiviazione per il sindaco di Mantova

La procura di Mantova ha chiesto l’archiviazione per il sindaco Mattia Palazzi, indagato per tentata concussione continuata per aver chiesto presunti favori sessuali alla vicepresidente di un’associazione in cambio di contributi. La donna avrebbe modificato i messaggi scambiati col primo cittadino, che resta però indagato per abuso d’ufficio.
A cura di Francesco Loiacono
16 CONDIVISIONI
Immagine

La vicenda dei "messaggini erotici" tra il sindaco di Mantova Mattia Palazzi e la vicepresidente di un'associazione culturale cittadina, che aveva portato ad aprire un'inchiesta per tentata concussione continuata nei confronti del primo cittadino, potrebbe finire con un'archiviazione. Lo ha chiesto infatti la procura di Mantova, comunicando la propria richiesta con una nota stampa "per una corretta informazione". Forse un tentativo di rimediare a quanto è stato lasciato trapelare dalla stessa procura: il contenuto dei messaggi era finito infatti su alcuni mezzi di informazione, spingendo il sindaco Palazzi a dire che la sua vita privata era stata "devastata" e a parlare di "un inaccettabile gioco al massacro, che non auguro a nessuno di vivere": "Non è consentito, non è giusto e non è lecito rendere pubblici atti coperti da segreto istruttorio, ma ciononostante questo è ciò che sta avvenendo", aveva scritto Palazzi.

Secondo un esposto che non era stato presentato dalla presunta vittima della concussione, ma da un consigliere comunale d'opposizione, Palazzi avrebbe chiesto favori sessuali alla donna in cambio di contributi alla sua associazione culturale. In realtà sarebbe stata la stessa vicepresidente dell'associaizone a modificare i messaggi che si era scambiata con il sindaco: per questo potrebbe essere indagata. Palazzi, eletto nel 2015 per il Partito democratico, aveva sempre respinto con forza l'accusa, proclamandosi innocente. Adesso ne sembra convinta anche la procura: "Il procuratore della Repubblica di Mantova, dottoressa Manuela Fasolato – si legge nella nota – comunica, per una corretta informazione agli organi di stampa, che in relazione all’ipotesi di reato di cui agli articoli 56, 81 e 317 del codice penale in Mantova dal novembre 2016 al novembre 2017 nei confronti del sindaco di Mantova, quest’Ufficio, all’esito della attività istruttoria espletata, ha avanzato in data 21 dicembre 2017 richiesta di archiviazione".

Palazzi resta indagato per abuso d'ufficio

Subito dopo la bufera giudiziaria che lo aveva travolto Palazzi aveva incassato il sostegno della sua maggioranza in Consiglio comunale e di alcuni "big" del Pd, tra cui il candidato alla presidenza della Regione Lombardia Giorgio Gori e il deputato Emanuele Fiano. Il primo cittadino mantovano resta però indagato per l'ipotesi di reato di abuso d'ufficio, sempre per i contributi erogati ad alcune associazioni cittadine: "Mi è stato notificato un secondo avviso di garanzia, nella medesima indagine, riguardante l’erogazione di contributi alle associazioni della città – aveva scritto lo scorso 14 dicembre su Facebook Palazzi – Naturalmente abbiamo già fornito tutti i contributi degli ultimi anni. Rimango tranquillo e sono sicuro verrà fatta luce al più presto sui fatti, fiducioso che la vicenda si chiuderà positivamente".

16 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views