Fantini caduti a Milano: la buca era stata scavata dalle vespe
Nessun sabotaggio né alcuna trama occulta. I due fantini che lo scorso 8 settembre caddero all'Ippodromo di Milano mentre erano in sella ai loro cavalli sono stati vittime delle vespe. Proprio così: a svelare il mistero è stato il consulente tecnico della procura di Milano, che sul doppio incidente avvenuto nel giro di pochi minuti aveva aperto un'inchiesta. Necessaria per fare luce sull'episodio visto che le due vittime degli insetti, l'inglese Paula Angel Terase e il catanese Gregorio Arena, erano rimasti feriti gravemente finendo per qualche giorno in coma.
Sul caso era stata aperta un'inchiesta
Secondo quanto accertato, i due fantini erano caduti per via di una buca presente nel rettilineo della pista di galoppo di Trenno, un lungo rettilineo utilizzato per fare allenare i cavalli. La buca misurava circa 40 centimetri di larghezza per 20 di profondità e si trovava a pochi metri dal traguardo. La procura aveva aperto un'inchiesta per capire chi potesse averla scavata, e con quali intenzioni. E il verdetto dell'archeologo forense Domenic Salsarola sgombra il campo dalle ipotesi di un atto doloso, o anche di incuria da parte di chi doveva assicurare il perfetto stato del manto erboso: a scavare la buca infatti sarebbero stati sciami di "vespule germaniche", insetti che spesso scelgono il terreno come luogo per costruire i propri nidi. Resta da capire come mai nessuno si sia accorto della buca: da alcune larve trovate all'interno infatti, sembra che il nido di vespe risalga allo scorso anno e sia stato poi ricoperto dall'erba. Intanto, a quasi due mesi dall'accaduto, le condizioni dei due fantini caduti stanno migliorando.