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Fango e detriti dell’Adige finiscono nel Lago di Garda: ecco come appare dopo il maltempo

A causa delle intense piogge degli scorsi giorni è stato attivato il canale scolmatore Adige-Garda, che ha scaricato nel lago migliaia di metri cubi di acqua del fiume evitandone l’esondazione, ma ha riempito il Benaco di fango e detriti. Preoccupazione anche sulla sponda Bresciana per il legname e i rifiuti confluiti nello specchio d’acqua.
A cura di Redazione Milano
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Acqua marrone in alcuni tratti e di un azzurro caraibico in altri. In questi giorni di maltempo il Lago di Garda ha assunto delle colorazioni decisamente insolite: a causarle è stata l'attivazione del canale scolmatore Adige-Garda di Nago Torbole, un'opera di ingegneria idraulica realizzata durante gli anni del Fascismo e che è stata attivata negli scorsi giorni per salvare Verona e altri paesi dall'esondazione del fiume Adige: "Di fronte al pericolo attuale di allagare Verona e creare problemi di sicurezza a persone e cose, il Garda si è accollato il sacrificio di "ospitare" per alcune ore le acque dell'Adige – riporta la nota apparsa sulla pagina web dell'Ente territoriale interregionale "Comunità del Garda" – Trattasi di una misura eccezionale (l'ultima volta è accaduto circa 18 anni fa) che confidiamo non comprometterà la qualità delle acque del lago". In tanti però non la pensano così: dalla mezzanotte alle 14 di martedì 30 ottobre sono confluiti nel lago 350 metri cubi al secondo di acqua dell'Adige, ma sono finiti nel lago anche fango e detriti. Legname e altri detriti si sono accatastati davanti ai porti, anche sulla sponda Bresciana, mentre altri rifiuti sono stati portati nelle acque del Benaco dai torrenti. L'acqua proveniente dal fiume Adige ha anche alterato il flusso naturale del lago, causando chiazze di un intenso azzurro caraibico. La speranza è adesso che il lago possa ristabilire il proprio equilibrio naturale.

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