Famiglia con 6 figli vive da un anno in un furgone: l’Aler mette a disposizione una casa
Da circa un anno vivevano all'interno di un furgone, in zona Lorenteggio a Milano: papà Andrea, mamma Maria e i loro 6 figli, di cui 4 piccoli, non riuscivano a trovare un alloggio popolare adeguato alla dimensione del loro nucleo famigliare, nonostante avessero fatto dal 2013 una richiesta al Comune per una casa in deroga alle graduatorie. La richiesta era stata rigettata perché la famiglia Salerno – cognome della madre, ndr – era morosa e così, dopo uno sfratto a seguito della perdita del lavoro del padre, si era ritrovata in mezzo a una strada. La loro casa era diventata un furgone, arredato con materassi e coperte. La notte i quattro figli più piccoli andavano a dormire da parenti, mentre i due coniugi e i loro figli più grandi vi dormivano all'interno. A segnalare la grave situazione a istituzioni e media è stato il capogruppo della Zona 6 Giovanni Esposito: dopo il suo intervento, il Comune si è impegnato per trovare una soluzione alla grave emergenza abitativa. Non avendo trovato alloggi adeguati si è rivolta all'Aler, che ha finalmente messo a disposizione della famiglia un paio di appartamenti in zona Lorenteggio a locazione temporanea.
Vicenda strumentalizzata dalla politica
Purtroppo, nonostante la positiva soluzione del caso della famiglia Salerno, anche questa vicenda è finita nelle maglie della polemica politica, che soprattutto in vista delle Comunali del 2016 inizia ad appropriarsi di ogni spazio. Scrive infatti Giulio Gallera, sottosegretario alla presidenza della Regione Lombardia nonché uno dei possibili candidati a sindaco di Milano per il centrodestra: "Grazie all'intervento della Regione Lombardia e dell'Aler di Milano, finalmente, la vicenda della famiglia Salerno, costretta a vivere adeccampata in un furgone con sei figli, si è conclusa positivamente. Su segnalazione del Comune di Milano, che non era riuscito a proporre un soluzione abitativa adeguata alla famiglia, Aler ha individuato e messo a disposizione un paio di alloggi in zona Lorenteggio".
Una frecciata al Comune, neanche troppo velata, alla quale ha risposto l'assessore comunale alla Casa, Daniela Benelli: "Il caso della famiglia Salerno è stato risolto grazie alla positiva collaborazione tra le istituzioni. In virtù di una convenzione tra Aler e Comune, abbiamo chiesto all’azienda di mettere a disposizione della famiglia un alloggio ‘fuori Erp’ destinato proprio ai casi di eccezionale emergenza. Siamo grati ad Aler per aver condiviso la necessità di risolvere questa brutta situazione. Purtroppo di fronte ad un’emergenza abitativa così grave, gli strumenti a disposizione sono pochi. Casi come questo dovrebbero essere l’occasione per prenderne atto, anziché rivendicare meriti".
