Faceva sesso su Skype e poi ricattava i suoi amanti: denunciata sexy truffatrice

I social network sono ormai da tempo l'ultima frontiera per i truffatori. Cambiano gli strumenti, ma la sostanza no: bisogna sempre stare attenti alle persone che ci si trova di fronte, non importa se in carne e ossa o virtualmente. Erano virtuali, appunto, i rapporti sessuali che una donna originaria della Costa d'Avorio, Kendra L., che su Facebook si presentava come Princia Orphelia, proponeva ad alcuni uomini: circa una trentina quelli avvicinati sul social network di Zuckerberg nella sola Magenta, comune in provincia di Milano. Poi, da Facebook, la conoscenza si approfondiva e si passava a video-chat su Skype, che diventavano ben presto degli incontri sessuali virtuali. Una volta che gli uomini cascavano nella rete della ivoriana, però, si vedevano arrivare sul loro pc dei video compromettenti con le loro performance. Seguiva la richiesta di soldi per non diffondere l'imbarazzante filmato.
Due le vittime accertate del sexy ricatto
Finora, le vittime accertate del sexy ricatto da parte della donna, con precedenti per truffe analoghe, sono due. Un 40enne magentino, estremamente preoccupato, aveva versato alla donna 500 euro su un conto estero. La truffatrice però ne pretendeva 3mila per distruggere il filmato. In caso contrario, lo avrebbe diffuso su Youtube e su Facebook con le generalità dell'uomo, scrivendo che stava compiendo atti osceni di fronte a una minorenne. A quel punto l'uomo ha denunciato il ricatto alla polizia postale, che ha chiuso il profilo Facebook della donna. Un altro uomo, contattato e filmato dalla donna e poi ricattato nella stessa maniera, si è invece rifiutato di pagare.
Solo un mese fa a finire nella rete di un sexy ricatto era stata una donna milanese di 50 anni: la donna, sposata e con due figli, aveva iniziato su Facebook una relazione con un 35enne di Mentana, vicino Roma, che aveva finito col chiederle soldi per non diffondere i video hot. Dopo la denuncia della donna alla polizia locale di Milano si era scoperto che il 35enne era un truffatore seriale, che aveva iniziato storie virtuali con una ventina di donne in tutta Italia per poi poterle ricattare.