“Faccio saltare in aria il commissariato”: rimpatriato uno spacciatore tunisino di 29 anni
Un cittadino tunisino di 29 anni, Haddaji Sallem, è stato rimpatriato da Milano con il divieto di tornare in Italia. Il 29enne non ha alcun legame col terrorismo internazionale, ma nei cinque anni di permanenza nel nostro Paese si è guadagnato l'etichetta di "soggetto altamente violento e pericoloso". Un "traguardo" raggiunto grazie ai suoi cinque arresti e alle denunce per maltrattamenti contro la sorella, la moglie, semplice turisti e perfino le forze dell'ordine. Anche nel suo ambiente di "lavoro", gli spacciatori della zona di Porta Venezia, l'uomo era particolarmente temuto sia dai clienti sia dagli altri pusher.
In Italia con un permesso di soggiorno regolare, dopo aver sposato una donna italiana di 20 anni più grande, l'uomo viveva in via Castaldi con un regolare contratto di affitto. L'ultimo episodio che ha causato la sua espulsione risale alla notte tra il 6 e il 7 gennaio scorsi. L'uomo era rimasto vittima di un incidente stradale nel quale aveva ragione: alla vista dei poliziotti, però, ha dato in escandescenze minacciando di sparare a tutti i presenti con un fucile e di far saltare in aria il commissariato. Gli agenti del distretto Garibaldi-Porta Venezia sono riusciti a fatica ad arrestarlo e, con la collaborazione dell'ufficio immigrazione, hanno dimostrato la pericolosità sociale del 29enne ottenendo la revoca del suo permesso di soggiorno. Adesso l'uomo, dopo essere stato scortato in aereo da quattro agenti, è stato consegnato alla polizia di Tunisi.