Fabrizio Corona resta in carcere: il giudice respinge la richiesta della difesa
Fabrizio Corona resta in carcere: lo ha deciso il giudice per le indagini preliminari di Milano Paolo Guidi, respingendo l'istanza di scarcerazione presentata dai suoi difensori, i legali Ivano Chiesa e Antonella Calcaterra. L'ex fotografo dei vip rimarrà pertanto nel carcere milanese di San Vittore, dove si trova da otto giorni, quando è stato arrestato assieme alla sua collaboratrice Francesca Persi con l'accusa di intestazione fittizia di beni.
Anche la Persi, considerata dagli inquirenti la prestanome di Corona, resta in carcere: pure per la donna il gip ha respinto l'istanza della sua legale, Cristina Morrone. Proprio nell'abitazione della Persi, in un controsoffitto, sono stati trovati gli 1,7 milioni di euro che hanno di fatto riaperto le porte del carcere per Corona, scarcerato nel giugno del 2015.
Corona aveva ammesso i compensi in nero
I legali dell'ex re dei paparazzi ne avevano chiesto la scarcerazione perché secondo loro erano venute meno le esigenze di custodia cautelare: nel corso dell'interrogatorio di garanzia Corona aveva infatti ammesso davanti al giudice che i soldi sequestrati, oltre ad altri 900mila euro custoditi in due conti correnti in Austria, erano compensi "in nero" suoi e della società Atena (di cui era amministratrice la Persi) per serate nei locali e in discoteche. Soldi sui quali Corona era intenzionato a pagare le tasse: secondo i suoi legali, infatti, la finestra temporale per versare le imposte era ancora aperta.