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Fabrizio Corona ai giudici: “Non sono un criminale, mai preso un euro in modo illecito”

Davanti ai giudici del Riesame che devono decidere sulla sua scarcerazione, Fabrizio Corona avrebbe ribadito di non aver “mai guadagnato un euro in modo illecito. Non sono un criminale, ma un lavoratore forsennato”. Anche la madre dell’ex re dei paparazzi era in aula: “Mio figlio è una testa matta, ma non è un criminale”. Per l’avvocato di Corona la vicenda è stata molto ingigantita.
A cura di Enrico Tata
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"Non sono un criminale, sono un lavoratore forsennato e non ho mai percepito un euro in modo illecito". Parole pronunciate, secondo l'avvocato difensore Ivano Chiesa, da Fabrizio Corona al termine dell'udienza del tribunale del Riesame. I giudici dovranno decidere sulla richiesta di revoca dell'ordinanza di custodia cautelare presentata dai legali del fotografo. "L'unica persona a cui chiedo scusa è il magistrato di sorveglianza Giovanna Di Rosa a cui ho mancato di rispetto", ha detto Corona, che si trova nel carcere di San Vittore dal 10 ottobre scorso. Dovrà rispondere dell'accusa di intestazione fittizia di beni mentre era in affidamento in prova ai servizi sociali.

La difesa: "Usata artiglieria pesante per uccidere 2 passeri"

In carcere assieme a Corona si trova anche Francesca Persi, sua collaboratrice e, secondo l'accusa, prestanome attraverso la società Atena Srl, che gestisce l'immagine dell'ex re dei paparazzi. Secondo il legale di Corona lui e la Persi sarebbero due "passeri", contro cui la magistratura è intervenuta in maniera eccessiva: "Hanno usato l'artiglieria pesante per uccidere due passeri: Francesca e Fabrizio sono due uccellini nell'ambito di una visione criminale del problema", ha detto Ivano Chiesa con una metafora. Per l'avvocato "questa vicenda è al più evasione fiscale, con un termine di pagamento delle imposte aperto. Al limite se la procura non è d'accordo sarà chiuso, e quindi si pagheranno le sovrattasse". Poi ha aggiunto: "Ho detto ai giudici che se vogliono tenere in carcere un evasore fiscale, allora dovrebbero farlo con tutti: almeno stasera in tangenziale non ci sarà traffico". Il legale ha poi ricordato un precedente ricordato dallo stesso Corona ai giudici del Riesame: già nel 2007 gli erano stati sequestratu 1,4 milioni di euro: "Quando esco dal carcere e comincio a lavorare produco una quantità di denaro bianco e una quantità di denaro non fatturato. E' già successo: con la differenza che questa volta il termine per pagare le tasse è ancora aperto".

Per la difesa "Atena azienda con i fiocchi e senza debiti"

Un altro aspetto della strategia difensiva di Corona (e della Persi) è stato incentrato sullo stato di salute dell'azienda Atena, in cui Corona risulta collaboratore con stipendio mensile: un'azienda "con i fiocchi, senza un debito" e con "2,1 milioni di euro sul conto corrente e che ha pagato un milione di euro di tasse", secondo Chiesa. "Non è una società farlocca, ma una società che lavora con grande serietà e che cerca di lavorare anche adesso che il core business, ossia Fabrizio Corona, è detenuto". Secondo il legale poi G.D., ex collaboratrice di Corona che avrebbe raccontato agli inquirenti cosa accadeva all'Atena, "era una collaboratrice molto labile della società, non sa nulla dei problemi amministrativi di Atena". Chiesa ha poi negato le affermazioni della collaboratrice sul presunto modo in cui la Atena creava il "nero" e ha ribadito che la vicenda del suo assistito ha connotati "clamorosamente esagerati, legati alla popolarità del personaggio".

La mamma di Corona: "Testa matta, ma non criminale"

Anche la mamma di Corona, Maria Gabriella Privitera, era presente in tribunale a sostegno del figlio: "La speranza è che possa cambiare un po' la testa, ma mio figlio non è un criminale. I criminali sono altri. Mio figlio ha problemi psicologici, li ha molto gravi da tempo, lo dico. Ha bisogno di essere seguito e curato e mi auguro che questo aspetto possa migliorare". Poi ha aggiunto: "Fabrizio ha la testa un po' matta. Ma quando fa le cose, non se ne rende bene conto, non è uno che a tavolino commette errori o reati, è purtroppo che la testa ce l'ha un po' così. Io lo giustificherò sempre, perché sono sua madre".

La fidanzata conferma: "Lui non è un criminale e io non sono una cretina"

Tra le persone che difendono Corona anche Silvia Provvedi, la sua fidanzata: "Fabrizio non è un delinquente e io non sono una cretina”, ha detto in un'intervista al settimanale Chi: "Se davvero il mio uomo fosse come lo raccontano non sarei qui. Dalle vicende legali saprà difendersi. Io posso parlare della vicenda umana ed è una vicenda sporca. Però Fabrizio deve sapere che non è solo… E insieme con me, suo figlio e sua madre ha buone basi per ricominciare”, racconta la cantante delle Donatella.

Per la prima volta racconta come l'ex fotografo dei vip sta vivendo in carcere: “Non molla, non mollerà mai. Legge, studia e scrive. Di certo la situazione non è facile e lui non è un superuomo. Cosa deve fare? Togliersi la vita? No, combatte. È riuscito persino a strapparmi un sorriso quando mi ha rivelato che in cella l’ex marito di Valeria Marini, Giovanni Cottone (in carcere a San Vittore nello stesso braccio di Corona, ndr) tutti i lunedì sera vuole guardare il ‘Grande Fratello Vip’ per vedere la sua ex…".

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