Fabrizio Corona, domani il processo d’appello: e intanto apre studi di tatuaggi in tutta Italia
Il marchio, Adalet (parola turca che significa giustizia), Fabrizio Corona l'aveva già lanciato subito dopo essere uscito dal carcere di San Vittore, a febbraio. Ma oltre che nel settore dell'abbigliamento, adesso lo stesso marchio sarà impiegato anche per degli studi di tatuaggi che apriranno in tutta Italia. Il primo ha già visto la luce alcuni giorni fa a Cava de' Tirreni, in provincia di Salerno. Ma presto ne apriranno altri anche a Milano e Roma. L'ex re dei paparazzi Fabrizio Corona non riesce a rimanere con le mani in mano: dopo essere stato in carcere per oltre un anno per la vicenda dei 2,6 milioni di euro che gli erano stati sequestrati, una volta tornato libero grazie all'affidamento terapeutico e acquisita maggiore libertà di movimento ha investito tempo ed energie nella linea di abbigliamento "Adalet" e, ora, anche nei tatuaggi, di cui è un estimatore: ne ha tantissimi, l'ultimo se l'è fatto fare vicino alla tempia destra e recita "Viva la libertà!".
Domani il processo d'appello
È Instagram il canale principale per tenersi aggiornati sulle ultime novità e gli appuntamenti del vulcanico 44enne catanese: ed è qui che Corona ha ricordato che domani, 21 settembre, a Milano si terrà una nuova udienza del processo d'appello relativo proprio ai soldi che gli erano stati sequestrati (e che poi gli sono stati in parte restituiti, mentre gli è stato confiscato l'appartamento milanese). Per questa vicenda Corona nel giugno 2017 era stato condannato a un anno per un illecito fiscale, mentre erano cadute le accuse più pesanti, tra cui l'intestazione fittizia di beni. La procura ha fatto però ricorso in appello, chiedendo di condannare a due anni e nove mesi l'ex agente dei vip per tutti i reati che gli erano stati contestati in primo grado, incluso l'intestazione fittizia dei beni. Domani, stando a quanto dichiarato da Corona, potrebbe arrivare la sentenza.