Fa il pieno di benzina e non lo paga: assolta per la legge che depenalizza i reati lievi

Un pieno di benzina da 121,48 euro mai pagato. E che non sarà pagato mai. È uno degli effetti della nuova legge sulla depenalizzazione dei reati lievi entrata in vigore dallo scorso 2 aprile. A farne le spese – è proprio il caso di dirlo – un benzinaio di Pieve Porto Morone, in provincia di Pavia. L'uomo il 28 agosto del 2012 aveva fatto il pieno di carburante a una 30enne di Pinarolo Po, Camelia Serban. La donna si era però accorta in un secondo momento di non avere contanti con sé, e se ne era andata lasciando al gestore della pompa di benzina un impegno scritto a saldare successivamente il conto, con le sue generalità. La donna però non aveva mai pagato, e si era trovata così imputata in un processo con l'accusa di insolvenza fraudolenta.
A distanza di tre anni dall'inizio del processo, la svolta: la donna è stata infatti assolta lunedì mattina dal tribunale di Pavia, che applicando il decreto legislativo 28 del 16 marzo ha valutato esistere nel caso in questione la "particolare tenuità del fatto", circostanza che insieme alla fedina penale pulita della donna ha portato alla sua piena assoluzione. Si tratta di un caso che potrebbe costituire un precedente. Per il gestore della Total Erg è stata una doccia fredda. Ma rischia di non rimanere l'unica persona penalizzata dalla nuova legge, introdotta per alleggerire il carico dei tribunali ma che potrebbe avere qualche effetto collaterale."Rientrano nella depenalizzazione alcuni delitti contro la libertà morale, come la violenza privata, violenza o minaccia, nonché alcuni delitti contro il patrimonio, come il furto semplice, il danneggiamento, la truffa e l’appropriazione indebita – spiega al quotidiano La Provincia pavese l’avvocato Yuri Lissandrin, consigliere della Camera penale -. Oggi è a discrezione del giudice, ma a fine anno un altro decreto ministeriale darà attuazione alla riforma. Molti reati, quindi, potrebbero restare impuniti, mortificando le persone offese e costringendole ad avviare cause civili lunghe e costose".