Expo, un indagato per l’incidente in cui un bambino ha rischiato di perdere il braccio
Potrebbe avere strascichi giudiziari l'incidente avvenuto lo scorso 29 agosto all'Expo di Milano. In quell'occasione, un bambino di 8 anni rimase ferito gravemente perché, toccando un'installazione nel padiglione della Corea del Sud, il suo braccio rimase incastrato in un macchinario. Adesso la procura di Milano ha iscritto nel registro degli indagati il responsabile del padiglione incriminato, con l'accusa di lesioni colpose aggravate. L'aggravante consisterebbe nel mancato rispetto delle norme di sicurezza: l'installazione non era insomma stata preventivamente autorizzata né testata.
Expo, bambino rischia di perdere il braccio: un indagato
Le indagini coordinate dal procuratore aggiunto Nunzia Gatto, a capo del pool che si occupa degli infortuni sul lavoro, avrebbero rivelato "palesi violazioni" delle misure di sicurezza. L'installazione, che consiste in un ingranaggio con braccia rotanti a cui sono attaccate delle lattine, era insomma "pericolosa". Pericolosità che l'incidente occorso al bimbo di otto anni ha rivelato nella sua tragicità. Il piccolo avrebbe toccato le lattine, rimanendo impigliato nel meccanismo. Dopo l'incidente era stato trasportato d'urgenza all'ospedale San Gerardo di Monza e operato. L'intervento è fortunatamente riuscito e, secodo quanto hanno comunicato i medici, il bambino recupererà pienamente la funzionalità dell'arto ferito.