Expo, Sala risponde sui conti ed esclude altri casi De Lucchi. La Lega: “Fumoso”
C'era molta attesa a Milano per l'audizione di Giuseppe Sala (ancora commissario unico di Expo) a Palazzo Marino. Il candidato alle primarie di centrosinistra ha presentato il preconsuntivo relativo ai conti dell'Esposizione universale, già anticipato negli scorsi giorni. Non c'è stata nessuna novità per quanto riguarda i dati, sui quali il sindaco Giuliano Pisapia, presente in aula per la seduta congiunta delle commissioni Expo e Partecipate, ha detto di "non essere preoccupato: mi sembra che emerga un livello di non passivo anche in prospettiva".
La Lega: "Risposte fumose, da Sala ci aspettiamo trasparenza"
Il riferimento è al patrimonio netto previsto di 14,2 milioni di euro e al totale dei ricavi che ammonta a 736,1 milioni di euro, di cui 373,7 dovuti alla vendita dei biglietti (a un costo medio di 17,4 euro a biglietto). Restano alcune questioni ancora irrisolte, come il tema dei crediti netti da incassare (19,9 milioni) e i ricavi da sponsorizzazioni. Circostanza che, assieme ad altre risposte fornite da Sala durante l'audizione, ha portato il consigliere comunale della Lega Igor Iezzi a parlare di "risposte fumose e nebulose". "Purtroppo l'audizione di Sala in commissione non ha risolto nessuno dei nodi sul tavolo", ha detto Iezzi, definendo l'audizione di Sala "un'occasione sprecata per fare chiarezza. Peccato – ha concluso Iezzi – ci saremmo aspettati da chi si candida a sindaco di Milano maggiore trasparenza".
Sala: "Nessun nuovo caso De Lucchi"
Nel corso dell'audizione Sala è poi tornato sull'ultima polemica, in ordine di tempo, che lo ha investito: riguarda il contemporaneo affidamento all'architetto De Lucchi – firma del padiglione Zero ad Expo – di lavori nella sua villa di Zoagli: "Non ci sono altri casi di aziende o professionisti che hanno lavorato anche per me", ha detto Sala, definendo "illazioni" le polemiche sull'architetto.
Un altro passaggio interessante dell'audizione è stato quello sul mancato utilizzo dei fondi destinati alle vie d'acqua (progetto fortemente ridimensionato per il parere contrario di alcuni comitati e per le inchieste della magistratura) per le opere per contenere le piene del Seveso. Sala ha detto che la società non li ha ancora stornati, ma che la società è pronta a farlo se il sindaco Pisapia lo richiederà.
Infine, due note di colore: era così tanta l'attesa per l'audizione di Sala che al piano terra di Palazzo Marino è stata allestita una sala per seguire in streaming l'incontro. In ogni caso, le operazioni per far sistemare la folla di giornalisti e di semplici curiosi presenti ha fatto iniziare con 20 minuti di ritardo la seduta, che doveva iniziare alle 13. All'esterno di Palazzo Marino, invece, un altro candidato sindaco, Corrado Passera di Italia Unica, ha distribuito alcuni volantini con le domande che da settimane rivolge a Giuseppe Sala, per chiedergli trasparenza sulla sua gestione di Expo: tra le domande poste al commissario unico, oltre a quelle sui reali costi e perdite dell'evento, anche le spese per lo smantellamento e quante imprese aspettano ancora di essere pagate da Expo Spa.