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Expo, nominati i commissari per le “Vie d’acqua”: Emilio Bartezzaghi e Giuseppe Airoldi

Il prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca ha firmato il decreto per la “temporanea e straordinaria gestione” delle imprese Maltauro e Tagliabue, per quel che riguarda l’appalto delle “Vie d’acqua sud” dell’Esposizione universale milanese. La richiesta di commissariamento era stata avanzata dal presidente dell’Anac Raffaele Cantone, dopo l’arresto dell’ex responsabile unico del progetto, Antonio Acerbo. I commissari si occuperanno del lato tecnico e finanziario dell’opera.
A cura di Francesco Loiacono
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Era nell'aria da giorni, cioè dopo che l'ultima tranche di arresti nell'ambito dell'indagine sugli appalti truccati per Expo 2015 aveva coinvolto l'imprenditore Giandomenico Maltauro, il facility manager Andrea Castellotti e il responsabile unico del progetto "Vie d'acqua sud" Antonio Acerbo, finito ai domiciliari lo scorso 16 ottobre. Lunedì 3 novembre è arrivata l'ufficialità: il prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca ha firmato il decreto per la "temporanea e straordinaria gestione" delle imprese Maltauro e Tagliabue, per quel che riguarda l'appalto delle "Vie d'acqua sud" dell'Esposizione universale milanese. Tradotto in pratica: le ditte in questione continueranno a lavorare per realizzare l'opera da oltre 42 milioni di euro che si erano aggiudicate – secondo la Procura con un bando truccato – a luglio del 2013. Ma a vigilare sul lato tecnico e su quello economico ci saranno due commissari: si tratta di Emilio Bartezzaghi, professore di Gestione aziendale al dipartimento di Ingegneria gestionale del Politecnico, e di Giuseppe Airoldi, professore di Corporate governance ed Etica professionale alla Bocconi.

Expo, arrivano i commissari per le "Vie d'acqua"

Ai due professori spetta adesso un compito difficile: fare in modo che i lavori per le "Vie d'acqua", già sconvolti da terremoti giudiziari e ridimensionati dalle proteste dei comitati "No canal", possano terminare in tempo per l'inizio dell'Expo, a maggio del prossimo anno. La richiesta di commissariamento era stata avanzata dal presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone, dopo che un nuovo filone dell'inchiesta sulla presunta "cupola degli appalti", partita con clamore lo scorso 8 maggio, aveva investito in particolar modo l'ingegnere Antonio Acerbo, rup delle "Vie d'acqua". Acerbo, da presidente della commissione aggiudicatrice della gara per l'appalto, avrebbe favorito una cordata di imprese capeggiata dalla Maltauro spa – già commissariata per un altro appalto di Expo, quello sulle "Architetture di servizio" –  e di cui faceva parte anche la Tagliabue spa, in cambio di contratti di consulenza in favore del figlio Livio.

La scelta di due amministratori straordinari è stata decisa dopo aver notato, già nel caso del commissariamento dell'appalto per le Architetture di Servizio, il bisogno di responsabili sia dal lato tecnico, sia da quello finanziario, compiti che i due professori sono ora chiamati a svolgere. Per quanto riguarda invece l'altro appalto di Expo commissariato, quello per le architetture di servizio, il prefetto Tronca aveva scelto come commissari Armando Brandolese e Franco Amigoni, professore di gestione e controllo alla Bocconi.

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